INSEGNI SENZA LAUREA? NON DEVI RESTITUIRE GLI STIPENDI!
Sui giornali di informazione scolastica spesso se ne leggono delle belle. E si scoprono anche delle dolorose verità. La storia inizia nel 1988, anno in cui un’aspirante professoressa presenta domanda di supplenza al provveditorato di Enna, allegando un certificato di laurea provvisorio: è l’inzio di una lunga carriera, prima come supplente, poi come docente di ruolo. Fin qui nessun problema. Solo che la suddetta aveva una piccola carenza: non si era mai laureata e non aveva sostenuto nemmeno un esame!
Così, alle ripetute richieste di presentazione del certificato di laurea, il Provveditorato, insospettitosi, ha scoperto l’inghippo e dichiarato conseguentemente decaduta dall’incarico la sedicente professoressa.
Tutto giusto, direte voi…ma come la mettiamo con gli stipendi percepiti per tanti anni per un lavoro prestato senza il titolo di studio richiesto? E qui tornano le dolenti note a farmisi sentire. In pratica la Corte dei Conti ha deliberato che la falsa professoressa non è tenuta a restituire il maltolto perché ha svolto ugualmente una prestazione anche se non in possesso dei requisiti.
Ma sapete qual è la vera motivazione? Semplicemente che la prestazione di un insegnante non è ritenuta prestazione intellettuale, come quella di un medico o un ingegnere: solo in questo caso sarebbe possibile non pagare la retribuzione!!!
Insomma, cari insegnanti, potete evitare di laurearvi: la vostra è solo un’attività vile, meccanica e di piccol affare…
SILVANA LA PORTA
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