Precari per legge
Tuttoscuola del 16 ottobre 2005
L’annuncio fatto ai sindacati della scuola dal ministro Moratti nell’incontro dell’11 ottobre che nel prossimo biennio vi sarà l’assunzione in ruolo di altri 30 mila docenti ha preso in contropiede i segretari delle organizzazioni sindacali che, un po’ a denti stretti, hanno dovuto esprimere (con diversa intensità) apprezzamento per la decisione.
20 mila al prossimo settembre (nomine, come di consueto, entro il 31 luglio) e altri 10 mila l’anno dopo: 30 mila posti da riservare per metà agli iscritti nelle graduatorie permanenti e per metà agli iscritti alle graduatorie degli idonei dei concorsi svolti all’inizio del 2000.
Non sono previste, per il momento, immissioni in ruolo per il personale Ata.
Mentre il ministro parla di forte riduzione del precariato della scuola, i sindacati arrivano invece a considerare quella iniziativa di reclutamento come "un brodino" e niente più, che lascerebbe insoluta la situazione patologica dei precari.
A proposito di docenti precari, stupisce ancora una volta nella polemica riaperta nell’occasione, che né i sindacati né lo stesso ministro denuncino la situazione dei precari per gli alunni disabili, nominati ogni anno in circa 30 mila unità.
Sono i docenti di sostegno con contratto a tempo determinato fino al termine dell’attività didattica che, proprio in forza dell’art. 40 della legge 449/1997 (finanziaria 1998), vengono nominati su posti in deroga. Posti in deroga che non possono essere assegnati a docenti di ruolo.
È proprio la stessa legge, dunque, a prevedere che i docenti di sostegno siano a tempo determinato anziché di ruolo: precari per legge che ogni anno aumentano di numero e che, come gli altri precari, non assicurano, loro malgrado, continuità, con conseguente dequalificazione del servizio per i disabili
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