Si acuisce lo scontro sulle prove Invalsi: botta e risposta tra opposizione e Miur. da www.tuttoscuola.com Sembra farsi sempre più calda la questione delle prove Invalsi a cui in questi giorni sono sottoposti obbligatoriamente migliaia di alunni della scuola primaria e secondaria di I grado. L’obbligo della somministrazione delle prove lederebbe l’autonomia delle istituzioni scolastiche secondo Panini della Cgil-scuola, a cui fa eco la senatrice DS Acciarini secondo la quale quanto propone il ministro "anziché nascere dal confronto e dal dialogo con le scuole autonome, viene imposto centralmente dal ministero. In tal modo la scuola italiana rischia di fare clamorosi passi indietro sulla strada intrapresa dell'autonomia scolastica". Il Miur ribatte precisando che per tre anni la somministrazione delle prove a cura dell’Invalsi è avvenuta in via sperimentale con "la partecipazione del 70% delle scuole che hanno aderito autonomamente all'iniziativa, in un clima di serena e costruttiva accoglienza dei test nazionali e di collaborazione da parte di tutti gli operatori". La sen. Acciarini, che chiede al ministro Moratti di presentarsi in Parlamento a chiarire la questione, insiste affermando che "la valutazione, che pure va fatta, viene sentita come una forma di censura e di controllo burocratico". "Pretestuosa e priva di ogni fondamento" è secondo il Miur, "la notizia di un oscuro disegno che intenderebbe valutare, attraverso i test distribuiti agli alunni, i rispettivi docenti oppure le scuole, istituendo gerarchie e graduatorie. Quanto, poi, alla violazione della privacy degli allievi, si ricorda che le procedure adottate garantiscono l'assoluto anonimato"."