Mozione all'Ars di alcuni deputati per i docenti precari.
«La supervalutazione è da abrogare».
da La Sicilia del 23/4/2005
I deputati regionali Tumino, Barbagallo, Genovese, Franchina, Fratello, Papania e Ortisi hanno presentato una mozione all'Assemblea Regionale Siciliana per richiederne l'impegno a sollecitare il governo nazionale affinché si faccia carico di presentare e dare corsia preferenziale ad un provvedimento legislativo che abroghi la legge 143/2004 (scuola di montagna) anacronistica e contraria al buon senso.
La legge attribuisce al servizio prestato dal personale presso scuole di montagna, di ogni ordine e grado, un punteggio raddoppiato.
Il Parlamento considera scuole di montagna quelle di cui almeno una sede è collocata in località situata sopra i 600 metri sul livello del mare. Recependo così la legge vengono incluse tra le scuole situate nei Comuni di montagna anche quelle situate in Comuni non di montagna che hanno almeno una sezione staccata situata al di sopra dei 600 metri.
«Seguendo questa valutazione avviene uno stravolgimento dell'ordine delle graduatorie permanenti di terza fascia e la violazione del principio generale della salvaguardia dei diritti acquisiti» afferma Tumino.
I docenti collocati nelle prime posizioni delle graduatorie potrebbero essere superati dai colleghi posizionati in coda grazie al raddoppio del punteggio. La legge aveva un reale valore quando gli insegnanti che sceglievano le sedi di montagna vivevano in estreme condizioni di disagio, spesso l'angusto alloggio del maestro era privo di acqua corrente, luce elettrica e servizi igienici.
«Oggi non ha più senso riproporre una normativa che cinquant'anni fa aveva un senso - aggiunge Tumino - E' sorprendente che per cinquant'anni il legislatore non abbia mai previsto alcun beneficio particolare per le "scuole di ogni ordine e grado" di montagna e lo preveda oggi, quando le condizioni di vita sono radicalmente mutate».
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