Riprendere ad immaginare, viaggiare, conoscere altre
tradizioni, dopo un anno terribile è bello, anzi
meraviglioso.
Il liceo G. Lombardo Radice, da sempre promotore di prestigiose iniziative culturali di carattere internazionale, ha risintonizzato le corde con i partners europei che ci vedono coinvolti nel progetto Erasmus “E.C.H.R.E. “ (European Cultural Heritage Resourse for Education) per parlare di eredità culturale.
Il progetto, coerentemente ai bisogni del contesto europeo, coinvolge alunni del liceo linguistico ordinario e di quello Cambridge.
Lo studente quindi divenuto arbitro consapevole di appartenere a una comunità sociale e professionale è chiamato ad acquisire competenze spendibili sia nella sfera relazionale sia in quella linguistico culturale.
E così, insieme a Romania, Repubblica Ceca e Turchia guidati dalla straordinaria Iva Palatovà, abbiamo realizzato bei percorsi ed una solida rete di istituzioni, nonché moduli formativi che valorizzino le identità culturali propri di ogni nazione e veicolino tra i giovani il senso di appartenenza ad un'unica grande eredità culturale. Gli studenti sono stati inoltre chiamati ad individuare diversi “soggetti” storici e archeologici per ricostruirne l’azione in forma di narrazione.
Insomma cogliere la storicità del mondo attuale.
La realizzazione di interviste su come venga percepita questa “eredità” da studenti provenienti da altre nazioni che vivono e o studiano da anni in Italia, ha dato loro modo di organizzare, in modo unitario e organico, la molteplicità delle informazioni integrandole con quelle provenienti da altre realtà ed eredità culturali.
Il liceo G. Lombardo Radice, da sempre promotore di prestigiose iniziative culturali di carattere internazionale, ha risintonizzato le corde con i partners europei che ci vedono coinvolti nel progetto Erasmus “E.C.H.R.E. “ (European Cultural Heritage Resourse for Education) per parlare di eredità culturale.
Il progetto, coerentemente ai bisogni del contesto europeo, coinvolge alunni del liceo linguistico ordinario e di quello Cambridge.
Lo studente quindi divenuto arbitro consapevole di appartenere a una comunità sociale e professionale è chiamato ad acquisire competenze spendibili sia nella sfera relazionale sia in quella linguistico culturale.
E così, insieme a Romania, Repubblica Ceca e Turchia guidati dalla straordinaria Iva Palatovà, abbiamo realizzato bei percorsi ed una solida rete di istituzioni, nonché moduli formativi che valorizzino le identità culturali propri di ogni nazione e veicolino tra i giovani il senso di appartenenza ad un'unica grande eredità culturale. Gli studenti sono stati inoltre chiamati ad individuare diversi “soggetti” storici e archeologici per ricostruirne l’azione in forma di narrazione.
Insomma cogliere la storicità del mondo attuale.
La realizzazione di interviste su come venga percepita questa “eredità” da studenti provenienti da altre nazioni che vivono e o studiano da anni in Italia, ha dato loro modo di organizzare, in modo unitario e organico, la molteplicità delle informazioni integrandole con quelle provenienti da altre realtà ed eredità culturali.
Il
referente per i beni culturali
prof.ssa
Marcella Labruna