La manifestazione, celebrata in tutto il mondo il 9 Aprile, vuole affermare l’importanza della geografia, e sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto della natura. “Tra i tanti diritti riconosciuti ai bambini, quello al gioco, all’aria aperta, negli spazi verdi, è tra i più importanti per la loro crescita individuale e collettiva. – ha dichiarato la prof.ssa Grazia Arena, vicepresidente regionale dell’AIIG Sicilia – Il contatto con la natura stimola lo sviluppo psico-motorio, la fantasia, la socialità e i nuovi linguaggi, ma facilita anche l’acquisizione di importanti abilità, per esempio l’orientamento, e la capacità di scoprire e comprendere via via il loro intorno e poi gradualmente anche la ricchezza e la varietà del territorio in cui vivono.
Il contatto con la natura aiuta i bambini a diventare adulti, agenti consapevoli e determinanti in seno a questo complesso sistema, fragile ma straordinario, quale è la nostra Terra. Nei lunghi mesi di lockdown, a causa del Covid, i bambini sono stati drammaticamente privati del diritto al gioco, al verde e alla natura, e allora, dal chiuso delle loro abitazioni, hanno capito ancora di più il valore della natura, hanno sentito il bisogno forte e prepotente di tornare a relazionarsi ad azioni libere e simbiotiche con la natura. Ed è per questa ragione che, – ha concluso la prof.ssa Arena – in occasione della “Notte internazionale della geografia”, i bambini del Circolo Didattico della “Teresa di Calcutta” di Tremestieri Etneo, hanno voluto dare il loro piccolo contributo ecologico per far leva sulla sensibilità degli adulti, per dire la loro scala di valori, per dire i loro punti importanti e imprescindibili di riferimento sul territorio, per dire l’importanza per la loro vita e per la loro crescita che ha il verde e la natura tutta. Lo hanno fatto a modo loro, con spontaneità, creatività, con gioco, con tante piccole buone pratiche ecologiche. Lo hanno fatto, innanzitutto, iniziando a dire, tutti in coro, Amiamo la Natura!”.
Sono state molteplici le “buone pratiche di transizione ecologica” messe in campo dagli alunni del Circolo “Teresa di Calcutta”.
I numerosi bambini della scuola dell’Infanzia del Plesso Garden Park, con la guida delle insegnanti Patrizia Lojacono, Ivana Provenzano, Agata Cavallaro, Anna Sapuppo, Cettina Caruso, Delia Campione, Luciana Camilleri, Lucia Giuffrida, Pia Bombara, Rosanna Leonti e Rosanna Puglisi, hanno creato con gioia il loro “Orto degli aromi” nelle loro cassette colorate. Mentre, gli alunni della 4 A Settebello Nord, con l’insegnante Monica Mella, hanno prodotto delle interessanti riflessioni sul “riciclo totale” e in particolar modo dell’acciaio, al fine di limitare la produzione di rifiuti rispettando la regola delle quattro “R” (rispetto, risparmio, riciclo, riutilizzo). Gli alunni della V A del plesso Via delle Scuole, invece, con le maestre Laura D’Urso e Giorgia Celano hanno condiviso le loro riflessioni e proposto utili consigli da seguire quotidianamente per la salvaguardia del pianeta.
Gli alunni della V A del plesso Immacolata, con l’insegnante Rossella Quartarone, hanno lavorato sul loro slogan “Se il Pianeta vogliamo salvare l’acqua con parsimonia dobbiamo utilizzare” producendo delicate gocce d’acqua con validissime istruzioni per un uso adeguato.
Gli alunni della V D, plesso Immacolata, accompagnati dalle loro insegnanti, Antonella D’Agostino e Rosita Di Martino, hanno piantato nel cortile della scuola il loro albero d’ulivo, che i bambini hanno voluto denominare simbolicamente “Vittoria”, per “ricostruire insieme ciò di cui abbiamo di più caro e che stiamo perdendo: l’ambiente”.
I piccoli della 2^ D del plesso Immacolata, con l’insegnante Angelita Spina, hanno messo in campo una particolarissima e innovativa pratica di “Yoga a scuola per crescere bene”, radicati come alberi ad ascoltare i suoni della natura.
Infine, gli alunni delle classi V B e V C del plesso Immacolata, con le insegnanti Anna Maria Gazzana e Rossella Scalisi, anch’essi impegnati in buone pratiche di transizione ecologica per un cambiamento ambientale, hanno voluto evidenziare l’importanza dello studio della Geografia come disciplina che apre ampi orizzonti di conoscenza del mondo spiegando, in cinque punti, che la “geografia è conoscenza, educazione al rispetto della natura e della pace, emozione, sentimento, ed un modo per conoscere il mondo e l’uomo”.
Rappresentativa, molto bella e significativa l’anafora in rima, che il piccolo poeta, Francesco Gentile, della V B del plesso Immacolata, ha voluto dedicare allo studio della Geografia.
“Mi piace studiare la geografia insegnata dalla maestra Anna Maria.
Mi piace scoprire il mondo intero, che per me è stato sempre un mistero. Mi piace studiare i monti e i laghi, perché studiare non costa, per cui non paghi.
Mi piace esplorare le nostre regioni, anche se mi stanco e ho allucinazioni. Mi piace guardare tutte le mappe, ma solo con il dito posso fare le tappe. Mi piace guardare le fasce climatiche, solo che per me memorizzarle sono drammatiche.
Mi piace studiare il Parlamento e il Consiglio Europeo, ma anche i paesi come Tremestieri Etneo.
Mi piace sapere dei patrimoni Unesco, e li vado a vedere appena cresco.
Mi piace, insomma, il nostro mondo intero, quindi da grande sarò un curioso avventuriero”.
Angelo Battiato