La prima Comunità religiosa che ha risposto
all’invito di Papa Francesco, il quale nell’Enciclica “Fratelli tutti”
ha
evidenziato la necessità di preparare un’adeguata accoglienza ai
migranti che
fuggono da guerre, persecuzioni e catastrofi naturali, è stata la
Congregazione
delle Suore Serve della Divina Provvidenza di Catania.
Con spirito di servizio e di
generosità, attraverso l’Elemosineria Apostolica, le Suore fondate nel
1921 dalla
catanese Madre Maria Marletta, in coerenza al carisma di “accogliere i
più
bisognosi nelle “case famiglia”, hanno deciso di offrire a Papa
Francesco, in
comodato d’uso gratuito, il loro stabile in via della Pisana a Roma.
La palazzina, che porta il nome di
Villa Serena, diventerà una casa d’accoglienza per rifugiati, in
particolare
per donne sole, donne con minori, famiglie in stato di vulnerabilità,
che
giungono in Italia con i Corridoi Umanitari.
La struttura potrà ospitare fino a
sessanta persone e avrà principalmente lo scopo di accogliere i
rifugiati nei
primi mesi dopo il loro arrivo, per poi accompagnarli in percorsi di
autonomia
lavorativa e di alloggio.
La casa d’accoglienza è stata
affidata alla Comunità di Sant’Egidio, che sin dal 2015 ha aperto i
corridoi
umanitari per rifugiati siriani, africani, e provenienti dall’isola di
Lesbo.
Il cardinale Krajewski,
Elemosiniere del Papa, ha elogiato «il
grande atto di generosità e solidarietà delle Suore Serve della Divina
Provvidenza di Catania».
Giuseppe Adernò
Giuseppe Adernò