L’originalità
del titolo: “Il giallo nordico e i suoi
dintorni” ha incuriosito i numerosi intervenuti i quali hanno
“scoperto” e
apprezzato una perla letteraria prima sconosciuta.
Il volume, pubblicato da “Prova d’Autore”, entra a far parte della ricca collana di libri “gialli”, finora di esclusiva pubblicazione degli editori Marsilio di Venezia e Sellerio di Palermo.
In questo ventennio i romanzi gialli si sono imposti nella letteratura internazionale ed hanno ampliato gli orizzonti coinvolgendo anche le problematiche sociali dei Paesi nordici: Svezia, Norvegia ed anche Islanda e Danimarca.
Il genere letterario del “giallo”, accompagnato dall’aggettivo “nordico”’, termine coniato da Alessandro Centonze, ha avuto fortuna, connotando un settore specifico della letteratura scandinava, che assurge a fenomeno letterario contemporaneo supportato da una serie televisiva prodotta dalla BBC.
Le trasposizioni televisive dei celeberrimi romanzieri gialli svedesi hanno come tema e filo conduttore: un omicidio, e quindi un assassino, un investigatore, intrecciando una storia romanzata attorno ad un crimine, ambientato tra i fiordi norvegesi, le foreste svedesi e le coste danesi. Panorami sconfinati, un po’ cupi al primo impatto, ma che rivelano un fascino nascosto, difficile da cogliere, come la nebbia che li avvolge, eppure tremendamente belli.
Dalle righe dei romanzi emergono i problemi sociali, il divario tra ricchi imprenditori e semplici lavoratori, giornalisti, hacker, studenti, poliziotti, semplici operai, donne in carriera, ragazze in difficoltà in cerca di fortuna.
Il primo ciclo narrativo è ambientato a Stoccolma con l’ispettore Martin Beck e proprio in suo onore è stato istituito un prestigioso premio che l’Accademia svedese assegna agli scrittori di gialli.
Il volume, opera prima, o come dice lo stesso Autore, “figlio unico”, raccoglie un’articolata antologia di autori ed opere costruendo quasi un albero genealogico che fa riferimento ai “Padri nobili del giallo nordico”.
I precursori del giallo nordico che Centonze definisce “Padri nobili” sono stati Wahloo e Maj Sjowall, ed in seguito ha avuto grande fortuna la trilogia “Millennium” dello scomparso Stieg Larsson, definito il re del giallo nordico, vera meteora letteraria, che ha aperto la strada a questo genere di romanzi ambientati nei Paesi freddi e già nei titoli: “Uomini che odiano le donne; – La ragazza che giocava con il fuoco; La regina dei castelli di carta” s’intravedono intrighi e avventure affascinanti.
Ha incantato tutti e non solo gli amanti del Thriller, la saga del commissario Kurt Wallander ideata dal drammaturgo Henning Mankell, genero di Ingmar Bergman, riconosciuto come un grande intellettuale dell’Europa contemporanea e i suoi famosi romanzi: Assassino senza volto, Muro di fuoco, La mano, L’uomo inquieto, raccontano l’inquietudine del popolo svedese.
In questa stratificata cornice narrativa s’inseriscono i romanzi di Camilla Lackberg Erikson: La principessa di ghiaccio, Il predicatore, Lo scalpellino che hanno avuto fortuna connotando un settore speciale definito “Giallo Svezia” perla descrizione di affascinanti paesaggi urbani e naturalistici poco conosciuti al grande pubblico.
I romanzi di Camilla Lackberg: Il bambino segreto – Il guardiano del faro sono thriller mozzafiato ambientati tutti nella città svedese di Fjällbacka.
L’Autore elenca anche le opere della scrittrice Asa Larsson che con i cinque romanzi: Tempesta solare, Il sangue versato; Sentiero nero; Finché sarà passata la tua ira; e Sacrificio di Moloch fa rivivere le distese lapponiche e il dramma dell’uomo che lotta in una solitudine esistenziale per la conquista di un benessere che tarda ad arrivare ed è sempre contrastato da ostacoli e sacrifici.
Particolare attenzione viene riservata alle opere di Liza Marklund che ha meritato l’appellativo di “first lady” del giallo svedese avendo introdotto nel romanzo “Delitto a Stoccolma” per la prima volta una protagonista femminile: Annika Bengtzon.
Tra gli epigoni, imitatori dei “padri nobili” del giallo nordico, l’Autore presenta Hakan Nessen ed il ciclo narrativo di stampo simenoniano, che nel romanzo “L’uomo senza un cane”, ha come protagonisti il commissario Van Veeteren e l’ispettore Gunnar Barbarotti che “dialoga con Dio”.
Il volume si chiude con una terza parte dedicata agli autori “eccentrici” del giallo nordico e alle varianti scandinave, elencando prima lo scrittore norvegese Jo Nesbo, attore, musicista e famoso per i suoi romanzi: Il pipistrello, Nemesi, Sangue e neve.
Nel servire il meglio del giallo in salsa svedese, con contorno nordico, Alessandro Centonze analizza il welfare state dei Paesi nordici, presentando anche il danese Jesper Stein, autore di opere noir, ambientate a Copenahagen, le cui investigazioni sono condotte dall’ispettore Axel Steen della sezione omicidi.
Chiude la rassegna, l’islandese Ragnar Jònasson con i romanzi ”L’angelo di neve, e I giorni del vulcano” ambientati in una cittadina di pescatori a pochi chilometri dal Circolo polare artico.
Nell’articolata prefazione del volume, il saggista Mario Grasso ha descritto l’eccellente studio di ricerca che emerge tra le pieghe della letteratura di un genere poco valorizzato in ambito accademico ed, il saggio unico e originale di Centonze, cultore di tale genere, e la sua indagine critico-storica diventa splendida cornice per quel il “giallo nordico”, di cui abilmente ricostruisce la genesi, e ne elenca le caratteristiche e le diversificate evoluzioni.
Giuseppe Adernò
Il volume, pubblicato da “Prova d’Autore”, entra a far parte della ricca collana di libri “gialli”, finora di esclusiva pubblicazione degli editori Marsilio di Venezia e Sellerio di Palermo.
In questo ventennio i romanzi gialli si sono imposti nella letteratura internazionale ed hanno ampliato gli orizzonti coinvolgendo anche le problematiche sociali dei Paesi nordici: Svezia, Norvegia ed anche Islanda e Danimarca.
Il genere letterario del “giallo”, accompagnato dall’aggettivo “nordico”’, termine coniato da Alessandro Centonze, ha avuto fortuna, connotando un settore specifico della letteratura scandinava, che assurge a fenomeno letterario contemporaneo supportato da una serie televisiva prodotta dalla BBC.
Le trasposizioni televisive dei celeberrimi romanzieri gialli svedesi hanno come tema e filo conduttore: un omicidio, e quindi un assassino, un investigatore, intrecciando una storia romanzata attorno ad un crimine, ambientato tra i fiordi norvegesi, le foreste svedesi e le coste danesi. Panorami sconfinati, un po’ cupi al primo impatto, ma che rivelano un fascino nascosto, difficile da cogliere, come la nebbia che li avvolge, eppure tremendamente belli.
Dalle righe dei romanzi emergono i problemi sociali, il divario tra ricchi imprenditori e semplici lavoratori, giornalisti, hacker, studenti, poliziotti, semplici operai, donne in carriera, ragazze in difficoltà in cerca di fortuna.
Il primo ciclo narrativo è ambientato a Stoccolma con l’ispettore Martin Beck e proprio in suo onore è stato istituito un prestigioso premio che l’Accademia svedese assegna agli scrittori di gialli.
Il volume, opera prima, o come dice lo stesso Autore, “figlio unico”, raccoglie un’articolata antologia di autori ed opere costruendo quasi un albero genealogico che fa riferimento ai “Padri nobili del giallo nordico”.
I precursori del giallo nordico che Centonze definisce “Padri nobili” sono stati Wahloo e Maj Sjowall, ed in seguito ha avuto grande fortuna la trilogia “Millennium” dello scomparso Stieg Larsson, definito il re del giallo nordico, vera meteora letteraria, che ha aperto la strada a questo genere di romanzi ambientati nei Paesi freddi e già nei titoli: “Uomini che odiano le donne; – La ragazza che giocava con il fuoco; La regina dei castelli di carta” s’intravedono intrighi e avventure affascinanti.
Ha incantato tutti e non solo gli amanti del Thriller, la saga del commissario Kurt Wallander ideata dal drammaturgo Henning Mankell, genero di Ingmar Bergman, riconosciuto come un grande intellettuale dell’Europa contemporanea e i suoi famosi romanzi: Assassino senza volto, Muro di fuoco, La mano, L’uomo inquieto, raccontano l’inquietudine del popolo svedese.
In questa stratificata cornice narrativa s’inseriscono i romanzi di Camilla Lackberg Erikson: La principessa di ghiaccio, Il predicatore, Lo scalpellino che hanno avuto fortuna connotando un settore speciale definito “Giallo Svezia” perla descrizione di affascinanti paesaggi urbani e naturalistici poco conosciuti al grande pubblico.
I romanzi di Camilla Lackberg: Il bambino segreto – Il guardiano del faro sono thriller mozzafiato ambientati tutti nella città svedese di Fjällbacka.
L’Autore elenca anche le opere della scrittrice Asa Larsson che con i cinque romanzi: Tempesta solare, Il sangue versato; Sentiero nero; Finché sarà passata la tua ira; e Sacrificio di Moloch fa rivivere le distese lapponiche e il dramma dell’uomo che lotta in una solitudine esistenziale per la conquista di un benessere che tarda ad arrivare ed è sempre contrastato da ostacoli e sacrifici.
Particolare attenzione viene riservata alle opere di Liza Marklund che ha meritato l’appellativo di “first lady” del giallo svedese avendo introdotto nel romanzo “Delitto a Stoccolma” per la prima volta una protagonista femminile: Annika Bengtzon.
Tra gli epigoni, imitatori dei “padri nobili” del giallo nordico, l’Autore presenta Hakan Nessen ed il ciclo narrativo di stampo simenoniano, che nel romanzo “L’uomo senza un cane”, ha come protagonisti il commissario Van Veeteren e l’ispettore Gunnar Barbarotti che “dialoga con Dio”.
Il volume si chiude con una terza parte dedicata agli autori “eccentrici” del giallo nordico e alle varianti scandinave, elencando prima lo scrittore norvegese Jo Nesbo, attore, musicista e famoso per i suoi romanzi: Il pipistrello, Nemesi, Sangue e neve.
Nel servire il meglio del giallo in salsa svedese, con contorno nordico, Alessandro Centonze analizza il welfare state dei Paesi nordici, presentando anche il danese Jesper Stein, autore di opere noir, ambientate a Copenahagen, le cui investigazioni sono condotte dall’ispettore Axel Steen della sezione omicidi.
Chiude la rassegna, l’islandese Ragnar Jònasson con i romanzi ”L’angelo di neve, e I giorni del vulcano” ambientati in una cittadina di pescatori a pochi chilometri dal Circolo polare artico.
Nell’articolata prefazione del volume, il saggista Mario Grasso ha descritto l’eccellente studio di ricerca che emerge tra le pieghe della letteratura di un genere poco valorizzato in ambito accademico ed, il saggio unico e originale di Centonze, cultore di tale genere, e la sua indagine critico-storica diventa splendida cornice per quel il “giallo nordico”, di cui abilmente ricostruisce la genesi, e ne elenca le caratteristiche e le diversificate evoluzioni.
Giuseppe Adernò