In
modo semplice, fresco, accessibile a tutti, viene consegnato ai Docenti
e agli Educatori un prezioso strumento, quasi un vademecum per una
comunicazione efficace. Nel volume "La comunicazione vincente-itinerari
per una cultura dell'incontro" pubblicato dall'editrice
"PassionEducativa", Suor Rosetta Calì, Figlia di Maria Ausiliatrice,
trasmette tanta saggezza pedagogica, sulle orme di Don Bosco,
"comunicatore avvincente, geniale e polivalente". Maestro
dell'amorevolezza e dell'ascolto, precursore della comunicazione
globale e già nell'Ottocento pioniere dei mezzi di comunicazione con la
partecipazione all'EXPO della Scienza e della Tecnica a Torino
nel 1884.
L'Autrice continua il percorso avviato nei precedenti volumi: "La
relazione educativa nell'era digitale" (2012); "Palla al centro. Il
valore pedagogico dello sport" (2013) ;"Educatore di rete. Identità e
metodo", 2014; "Profili digitali under 30 Un approccio educativo (2015)
e prosegue tracciando le linee guida di una comunicazione "efficace"
anche utilizzando i nuovi codici e i nuovi alfabeti.
Nel volume vengono scandite sette tappe del percorso formativo
dall'ascolto che, andando oltre il semplice "sentire", diventa
empatico, attento, aperto e disponibile, Una particolare attenzione
viene riservata alla comunicazione multimediale e multimodale, oltre
che interculturale e multireligiosa, tenendo sempre al centro la
persona, capace di interagire con l'altro anche nell'era del "digito
ergo sum", al fine di costruire una vita sana e socialmente equilibrata.
Oggi le nuove piattaforme del social network hanno ribaltato la
comunicazione tradizionale, ponendo al primo posto Facebook (57%) e
quindi gli altri social comunicativi: YouTube (23%), Whatsapp (13%),
Geogle (11%) e Twitter
(10%).
L'amore pedagogico diventa attenzione, cura, accompagnamento, guida e
cammino insieme. Tutto ciò Suor Rosetta l'ha realizzato nella sua
carriera professionale di docente di filosofia, pedagogia, psicologia e
comunicazione in diversi istituti e scuole di variegati indirizzi. Con
le sue pubblicazioni, attingendo al tesoro dell'esperienza, continua ad
essere "maestra di comunicazione".
Articolato in sette capitoli, il volume accompagna il lettore verso
un'attenta riflessione sulla centralità della comunicazione che, per
essere efficace, deve trovare radice e forza nell'intenzionalità di
cercare un contatto, realizzare un incontro, e operare tra il reciproco
dare e ricevere.
La massima " Ogni incontro fa crescere la mia umanità", diventa regola
e impegno personale, specie per i giovani spesso chiusi nella
solitudine del digitale a volte estranei al mondo circostante.
Inconsapevoli che la loro dimensione umanitaria non cresce e si
atrofizza, divenendo asfittica, fragile e vulnerabile. Molto
significative appaiono le coordinate e le sottolineature della
comunicazione a scuola e in famiglia, dove, le mutate condizioni
organizzative del lavoro e degli stili di vita presentano una
dimensione di "adultescenza" nei genitori che cercano di surrogare
l'assenza educativa con gesti occasionali, regali consumistici e
giustificazioni protettive.
Le originali metafore, i preziosi aforismi che l'Autrice dissemina
lungo i capitoli brillano come scintille nel buio della ricerca e i
frequenti interrogativi diventano preziosa occasione per riflettere e
produrre segnali positivi e percorsi nuovi da seguire.
Consapevoli che "non si può non comunicare", il volume, quasi una
bussola nelle mani dell'educatore, indica la rotta da seguire, oggi nei
cieli d'internet e nell'universo del social network.
Secondo Suor Rosetta, nel "cantiere educativo" occorrono nuove
professionalità e nuove competenze e l'identità del docente educatore,
capace di "guardare tutti e osservare ciascuno", dovrà avere le
caratteristiche di comunicatore appassionato; dinamico e creativo;
esperto di relazione reale e virtuale; sempre "a scuola di
comunicazione", per imparare i nuovi linguaggi ed insegnare ai ragazzi
a navigare nel mare dei newmedia.
La ricca raccolta antologica di esortazioni pedagogiche che costellano
il volume costituisce un ricco viatico per pensare ed agire da vero
educatore, con occhi aperti, orecchie pronte, intelligenza creativa nel
mondo digitale.
L'auspicio che la cultura dell'incontro sia sempre il sogno
dell'educatore, capace di tracciare un arcobaleno nel cielo ed essere
sempre un vero pannello solare che accumula e diffonde energia nuova,
assegna al volume la valenza di un dono e di un impegno per la
costruzione di un mondo migliore.
Giuseppe Adernò