«C'è
bisogno di fare chiarezza al centro scolastico Polifunzionale di San
Giovanni La Punta»: questo il desiderio unanime di tutto il liceo
artistico "Emilio Greco" coordinato dal preside Antonio Alessandro
Massimino. Nei giorni scorsi, il dirigente scolastico e la presidente
del Consiglio d'Istituto, Alessandra Calomino, hanno chiesto un urgente
e tempestivo intervento al Prefetto di Catania per poter avere più
locali all'interno del Polivalente. Il grande plesso vede al suo
interno "convivere" quattro realtà scolastiche diverse. Quattro
presidenze diverse. Quattro indirizzi scolastici diversi che, forse,
adesso cominciano a stare "stretti".
«La necessità di nuovi spazi - spiega il preside del "Greco" - risulta
indispensabile per la sistemazione fisica degli studenti ma non di meno
per consentire loro il regolare utilizzo di quei laboratori che sono
l'anima stessa del Liceo Artistico e che a tutt'oggi non è stato
garantito, con grave nocumento della loro formazione ma anche dei loro
diritti costituzionalmente garantiti. Non meno necessari sono inoltre
l'infermeria, l'Aula professori (il ricevimento dei genitori avviene
nei corridori), la vice presidenza, la segreteria, un deposito per le
opere realizzate dagli studenti, il magazzino per la custodia in
sicurezza del materiale didattico nonché dei prodotti utilizzati
per la pulizia.
Secondo i dati ufficiali dell'aprile scorso - continua il dirigente -
il liceo "Majorana" ospita 966 studenti su 41 classi e 5 aule. Il "De
Nicola" con 583 studenti dispone di 31 classi e 5 aule, il "Ferraris"
con 586 alunni ha 28 classi e noi con 256 alunni ne abbiamo solo 15. Da
quanto prospettato è evidente che alcune realtà scolastiche del
Polivalente dispongono di spazi doppi, se non quadrupli, rispetto ad
altre. Gli alunni del "De Nicola", che sono 583, usufruiscono degli
stessi spazi del liceo "Majorana" che sono quasi il doppio.
A tal proposito - continua il preside - voglio ricordare che la
capienza del Polivalente è di circa 3.800 alunni a fronte degli attuali
2.500 frequentanti. All'inizio dell'anno scolastico c'è stata una
ricognizione da parte del Rspp delle scuole, di concerto con i
funzionari della ex Provincia, che, avrebbe dovuto portare a una
redistribuzione equa in base agli alunni iscritti, così da consentire a
tutti gli studenti eguali diritti. Non è accaduto nulla, siamo ancora
in attesa. Nel corso dei tavoli tecnici tenutisi in Prefettura -
aggiunge Massimino - si è appreso che la Provincia Regionale di Catania
non effettua una rilevazione degli spazi in rapporto al numero di
classi autorizzate, di ciò se ne è meravigliato lo stesso responsabile,
in quanto una semplice ricognizione, permetterebbe una distribuzione
degli spazi equa, così da garantire agli studenti frequentanti spazi
adeguati.
E' giusto sottolineare - conclude - che il Liceo Artistico negli ultimi
tre anni del ciclo quinquennale si suddivide in sei indirizzi di
studio. Peculiarità di ogni indirizzo di studio è l'attività didattica
da svolgere nel laboratorio, sia esso di Grafica, di Scenografia che di
Architettura piuttosto che di Design, di Plastica o di Multimediale. La
grave situazione in cui versano gli studenti e i lavoratori del Liceo
"Emilio Greco" è insostenibile. A fronte delle 20 aule assegnate,
bisognerebbe garantire il funzionamento di 15 classi a cui aggiungere i
sei laboratori di indirizzo. E' evidente a tutti che i conti non
tornano».
Simone Russo (La Sicilia, del 1
giugno 2017)