
Molti hanno messo il cappello sulle nostre battaglie e noi abbiamo lasciato fare, convinti di non avere nessuna esclusiva ma di avere dalla nostra parte il più grande risultato per i docenti di scuola primaria, i diplomati magistrali, che si sono ritrovati finalmente al loro posto, in II fascia, grazie ad un'attività sommessa e silenziosa a vantaggio di tutti.
Purtroppo la stessa preoccupazione non è condivisa e chi ostenta interesse per la categoria, organizzazioni nate sull'onda del contenzioso, sembra vogliano soltanto alimentare nuove disparità, senza fare una vera azione etica e di principio, come la gravità della situazione invece imporrebbe. Oltre a non fare nulla per rivendicare equità e giustizia, a non spendersi a livello politico e a non cercare convergenza e comunione di intenti con tutti i rappresentanti della categoria, impazzano sui social con frecciatine, sarcasmo, sventolando bandiere di successo per accaparrarsi fette di consenso e primati, come fosse questo l'obiettivo della battaglia.
Sinceramente, come precari, come docenti, come professionisti della scuola non ci sentiamo in competizione con nessuno e, soprattutto, abbiamo stretto importanti sodalizi con quelle organizzazioni che, come noi, combattono una battaglia sociale e di principio, a vantaggio di tutti i precari delle graduatorie di istituto, non solo di fantomatici “tesserati”. Chi ha un approccio diverso che faccia come vuole, ma non speri di trovare in noi alleati o fanalini di coda, perché è in gioco la nostra vita professionale, non un braccio di ferro a chi ha maggiore consenso mediatico.
Buon anno a tutti!
Valeria Bruccola, Coordinatrice Nazionale Adida