Vedo tanti amici
litigare l'un contro l'altro armati per
sostenere un SI o un No, in vista del Referendum! L'amicizia vera è un
dono degli Dei, e non vale la pena buttarla via così!
A me, Né Sì né NO nel cuor mi suona intero.
Una riflessione
Bisogna avere "rispetto per l'altro". Bisogna evitare di essere a
priori asseverativi; bisogna sapere ascoltare le ragioni dell'altro, e
non cadere in formule autoritarie. La crisi delle ideologie
e le fragilità consustanziali alla natura dei nostri tempi
ultra post-moderni, così complessi e contraddittori, impongono codesto
rispetto, in considerazione anche del fatto che nessuno, può vantarsi
di possedere solide certezze in assoluto, e specie, oggi, in
politica. Sarebbe tragicomico volere attestarsi su linee di
riflessioni che facciano capo, perentoriamente, a un pensiero
"forte". Il tempo dei sistemi circolari, chiusi, gelosi delle
loro ragioni, è passato. Oggi, siamo in fase di pieno
decostruttivismo. Non possiamo permetterci grandi ideali o
tetragone costruzioni di ragioni metafisiche. Pensiero
debole? E perché no? Quantomeno esso (pensiero debole) ci richiama al
dovere di abbassare i toni, e di combattere una battaglia
culturale contro ogni forma di prepotenza del pensiero, o , se
meglio piace, contro la volontà di potenza della verità. E la
politica, di oggi, ne ha tanto bisogno!, non foss 'altro
perché dobbiamo, onestamente, prendere atto che l'accelerazione
semplificatoria richiesta spesso dal discorso politico, rischia di
tramutarsi in rigida semplificazione razionalistica autoritaria,
nemica di quella forma di ragionevolezza ( del pensiero
debole) cui si addice, invece, un discorso più pacato , più rallentato,
che procede attraverso la moltiplicazione dei dubbi e dei problemi, e
la messa in gioco di necessarie contraddizioni. Soltanto una buona
riserva di ragionevolezza critica, un retroterra etico, depurato da
ogni forma di politicizzazione, può, oggi, servire a bilanciare
la fretta di qualunque argomentazione politica, e, chissà, a suggerire
al politico i pericoli che son sempre insiti in questa, come in
ogni altro tipo di fretta!
Nuccio Palumbo