Gli uffici
dell'amministrazione scolastica sono travolti da montagne di impegni ed
incombenze che si susseguono a ritmi incalzanti e nonostante i loro
enormi sforzi, difficilmente potranno permettere un avvio di anno
scolastico tranquillo. La "buona scuola" duramente contestata dalle
scriventi organizzazione sindacali, sta mostrando il suo vero volto,
fatto di contraddizioni e incongruenze. Ma le indicazioni che arrivano
da Roma impongono di accelerare, di superare le difficoltà pur di
affermare la bontà delle scelte governative, persino a costo di
ignorare i tempi adeguati per compiere gli atti nel rispetto della
normativa vigente.
Le conseguenze sono già ben chiare: sarà un avvio dell'anno scolastico
caotico e gran parte delle prime ore di lezione scarsamente produttive.
Dopo lo svolgimento delle conciliazioni terminate il 3 settembre, che
hanno dato giustizia a ben poche delle tante situazioni controverse e
attraverso le quali si è cercato di mettere una toppa alle disfunzioni
del sistema informatico, con algoritmi impazziti nel gestire la
mobilità dei docenti, si è cominciato a lavorare sulle nomine in ruolo:
una goccia di posti di lavoro nel mare dei bisogni della nostra
Isola.
Ma nella corsa contro il tempo molti dei convocati per le immissioni in
ruolo il 10 e il 12 settembre, sono nell'ansia più completa perché ad
oggi non avevano ricevuto alcuna comunicazione. I posti disponibili
sono stati pubblicati solo nel pomeriggio del 9 settembre, ma ancora
manca la suddivisione dei posti da conferire tra i dieci ambiti
territoriali dell'Isola.
Il 10 settembre, i docenti vincitori dei concorsi della scuola
dell'Infanzia e della scuola secondaria di 1° e 2° grado, dovranno
presentarsi all'Istituto "Duca degli Abruzzi" per l'immissione in ruolo
e la scelta dell'ambito, mentre lunedì 12 nelle sedi periferiche
degli Uffici scolastici per le nomine dalle Graduatorie a Esaurimento.
A seguire ci saranno le operazioni di chiamata diretta da parte dei
Dirigenti scolastici e solo dopo si svolgeranno le operazioni di
assegnazione provvisoria: molti dei docenti già di ruolo e che
hanno preso servizio nella scuola di titolarità, auspichiamo
possano andare in una nuova sede più vicina al luogo di residenza. In
base all'accordo regionale del 24 agosto 2016 quindi tanti
docenti, già partiti per sedi disagevoli e in molti casi oltre Tirreno
lo scorso 1 settembre, torneranno magari a casa, ancora per un anno, e
poi si vedrà.
Dopo tutte queste fasi, già complicate e impegnative, gli uffici
periferici e le singole segreterie dovranno continuare ad individuare i
supplenti e finalmente le scuole conosceranno i propri organici
definitivi. Quando? Non lo sappiamo, come non conosciamo la
composizione dell'organico di fatto, elemento fondamentale per un
corretto avvio dell'anno scolastico, durante il quale vengono
autorizzate le classi in deroga per presenza di disabili o per un
aumento degli alunni iscritti, nonché per far fronte a legittime
esigenze del territorio, negate in organico di diritto, come
l'attivazione dei corsi serali nelle superiori e degli indirizzi
musicali delle scuole medie.
Si teme saranno purtroppo tante le aspettative deluse sulle cui cause
sarà difficile intervenire. Conosciamo però la data di inizio
dell'anno scolastico: 14 settembre.
Come organizzazioni sindacali siamo fortemente preoccupate della
confusione che regna sovrana negli uffici, ma siamo anche consapevoli
della responsabilità del Ministero che ha voluto pervicacemente
ignorare le difficoltà, le contraddizioni e la lesione sistematica dei
diritti dei lavoratori e, conseguentemente, di alunni e famiglie.
I lavoratori degli uffici ministeriali hanno tutta la nostra
solidarietà, perché il loro impegno è assoluto, ma non possiamo
rinunciare al nostro ruolo e al diritto dell'informativa sindacale e,
di conseguenza, a quello del personale interessato.
La confusione e i tempi ristrettissimi, a fronte di organici ridotti
all'osso, hanno reso pressoché inesistenti, sebbene previsti dalla
Legge, i momenti di informazione e confronto tra l'Amministrazione e le
rappresentanze sindacali. Con questa fretta in fasi delicatissime, i
rischi dell'aumento del contenzioso che verrà a prodursi sarà
consequenziale ed inevitabile. Ma inevitabili saranno anche le
difficoltà per predisporre orari di lezione, programmare attività da
parte delle autonomie scolastiche e garantire agli alunni il corretto
avvio del percorso scolastico.
In assenza di parte dei docenti, o in presenza di docenti che verranno
utilizzati altrove, diventerà complicato rendere proficue queste prime
ore di lezione. Senza considerare l'inutile perfidia per la quale si
sono obbligati tanti docenti a sorbirsi viaggi e soggiorni fuori dalla
Sardegna facendo loro assumere servizio il 1 settembre nella sede di
titolarità solo perché in ritardo con le operazioni di assegnazione
provvisoria.
Le scuole riusciranno ad aprire i battenti ovunque, ma molti dei
docenti che troveranno ad accoglierli potrebbero non essere gli stessi
che accompagneranno gli alunni nel corso di questo caotico avvio
dell'anno scolastico.
Le sottoscritte OO.SS. continueranno a sostenere, a nome dei docenti e
del personale ATA che rappresentano, ogni battaglia possibile affinché
le storture della Legge 107 vengano cancellate e siano ristabiliti
principi di democrazia, trasparenza e contrattazione.
Flc Cgil Cisl scuola Uil scuola Snals
Confsal Gilda Unams
Ivanoe Vacca - Maria Giovanna
Oggiano - Alessandro Cherchi - Maria Biosa - GianFranco Meloni