Grazie alla
strategia messa a punto dallo Studio Legale degli Avvocati Santi Delia
e Michele Bonetti, la Sezione consultiva del Consiglio di Stato ha,
finalmente, mutato il proprio orientamento sul diploma magistrale ed
ammesso in G.A.E. 1.500 nostri ricorrenti. Si tratta di un cambiamento
storico giacchè mai in sede di ricorso straordinario era stato ammesso
in G.A.E. un ricorrente con diploma magistrale. La prima e decisiva
vittoria dei 3000 insegnanti, infatti, è avvenuta su un appello avverso
l'ordinanza del T.A.R. Lazio da parte del Consiglio di Stato in sede
giurisdizionale così come tutti gli altri provvedimenti grazie ai
quali, oggi, circa 20.000 diplomati magistrale sono già in G.A.E.
La Sezione consultiva, per sua parte, invece, non aveva mai concesso
l'ammissione cautelare ai diplomati magistrale attendendo sempre le
relazioni del MIUR che, anche una volta giunte, avevano convinto la
Sezione consultiva a rimandare la decisione.
In alcuni casi analoghi di richiesta di ammissione in G.A.E., inoltre,
aveva persino declinato la propria giurisdizione.
La decisione è di oggi e riguarda specificamente l'atteso esito del
ricorso al Presidente della Repubblica avverso il D.M. 235/14 iniziato
nel luglio del 2014.
Decisiva è stata l'istanza successiva alla decisione dell'Adunanza
Plenaria con la quale si è sostenuto che in ragione della decisione
cautelare non vi era più ragione di escludere questi 1.000 ricorrenti
dal beneficio dell'ammissione in G.A.E. e dai contratti che, sin da
agosto, potranno stipulare. Vi era quindi la necessità di tutelare
questi docenti sin dal prossimo anno scolastico.
Oltre 1.500 otterranno, ora, incarichi a tempo determinato ed
indeterminato.
Si tratta, commentano gli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia che,
per primi, al fianco di ADIDA e La Voce dei Giusti, avevano ottenuto il
riconoscimento del valore abilitante del titolo con il ricorso
straordinario a difesa di 220 docenti, "di un nuovo e decisivo snodo
della vicenda giacchè senza la conferma della giurisdizione in capo al
Giudice amministrativo è impossibile una tutela collettiva di categorie
così ampie di soggetti. Gli insegnanti, infatti, non potendo accedere
alla giustizia del G.O. perchè troppo costosa, risulterebbero costretti
a rinunciare alla tutela costituzionalmente garantita con gravissimi
problemi di tenuta del nostro sistema". "Il riconoscimento dei diritti
nel mondo della Scuola", come ricordano i legali, "è largamente
proveniente dalla tutela giudiziale solo nei confronti della quale i
Governi si sono piegati".
Valeria Bruccola
adida.associazione@gmail.com