Oggi al
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si è svolta
la Conferenza Nazionale "Il sistema terziario professionalizzante,
obiettivi di sviluppo". I riflettori sono stati puntati sull’evoluzione
del sistema terziario professionalizzante interrogandosi e dialogando
sul futuro del sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) in
Italia. Un confronto, quello di questa mattina, fatto con il
coinvolgimento attivo e diretto di tutti gli stakeholder del settore:
mondo dell’istruzione e della formazione, università, ITS e mondo del
lavoro.
Alla conferenza sono intervenuti il Sottosegretario all’Istruzione
Gabriele Toccafondi; Cristina Grieco, Assessore per l’Istruzione e la
formazione della Regione Toscana e Responsabile del Coordinamento
tecnico della IX Commissione della Conferenza dei Presidenti delle
Regioni; Giovanni Biondi, Presidente dell’INDIRE (Istituto Nazionale di
Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa); Gaetano Manfredi,
Presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università
Italiane); Marco Leonardi, Consigliere economico della Presidenza del
Consiglio dei Ministri; Giovanni Brugnoli, Confindustria Capitale
Umano; Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere; Stefano
Firpo,Direttore Generale per la Politica Industriale, la Competitività
e le Piccole e Medie Imprese del Ministero per lo sviluppo economico;
Maurizio Drezzadore, Consigliere del Ministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali.
La sfida del mondo del lavoro si riflette nella costante ricerca di
competenze tecniche trasversali di managerialità e flessibilità.
Richieste che possono essere soddisfatte tramite la realizzazione
di strumenti di empowerment delle stesse ed un piano strategico di
rafforzamento della formazione terziaria non accademica.
Nel nostro Paese gli Istituti Tecnici Superiori hanno conquistato
negli ultimi anni un’importanza fondamentale come valido segmento di
formazione terziaria non universitaria. In quest’ottica, la ricerca e
l’azione, il sapere e il saper fare, la scuola e il mondo del lavoro
devono costruire un dialogo costante e costruttivo. Gli ITS
costituiscono un laboratorio interessante per il sistema educativo che
può e deve essere una risposta concreta alla disoccupazione giovanile.
“Il mondo del lavoro cambia rapidamente – ha spiegato il
Sottosegretario Toccafondi -, le richieste di nuove professioni, le
richieste di nuove competenze e di ulteriori conoscenze arrivano dal
lavoro. Scuola, ITS e Università devono adeguare la loro offerta.
Istruzione e alta formazione sono luogo di conoscenza ma devono essere
anche luogo di crescita delle competenze. Nei prossimi 5 anni – ha
aggiunto il Sottosegretario - tra nuove assunzioni e turn over ci sarà
bisogno, come ricorda Unioncamere, di 2,5 milioni di posti di lavoro,
ma il 75% di questi richiedono competenze e conoscenze qualificate o
altamente qualificate. Immaginando le richieste del mondo del lavoro di
conoscenze e di competenze come una scala: scuola, ITS e Università,
rappresentano dei gradini della risposta”.
Dal 2010 a oggi sono state costituite 87 Fondazioni ITS e attivati 516
percorsi, di cui 236 sono conclusi. Il totale degli studenti iscritti a
percorsi che si sono conclusi è pari a 5.798, i diplomati sono 4.224.
Attualmente seguonoi perorsi 6.343 studenti e fanno parte delle
Fondazioni ITS 1.759 soggetti partner, tra cui: 672imprese/associazioni
di imprese, 348 Istituti Secondari di II grado, 249 agenzie formative,
168 Enti Locali, 81 Dipartimenti universitari, 54 enti di ricerca
scientifica e tecnologica, 36 associazioni datoriali, 30 ordini/collegi
professionali, 15 camere di commercio, 9 organizzazioni sindacali, 7
istituti di credito, 4 partner stranieri e 86 altri soggetti di diversa
natura.
Dai dati aggiornati a maggio 2016 emerge che a un anno dal
completamento del percorso l’81,1% dei diplomati trova un’occupazione
(il 78,3% nel 2015) e il 90,2% di questi (l’86,4% nel 2015) trova un
lavoro in un’area coerente con il proprio percorso di studio. La
percentuale di occupati più alta si registra nei percorsi della
mobilità sostenibile che è del 90,8%.
L’offerta formativa degli ITS si colloca al V livello EQF (European
Qualification Framework) e permette di acquisire un Diploma Tecnico
Superiore con riferimento alle “figure nazionali” dei diplomi di
tecnico superiore, con percorsi della durata di quattro semestri
correlati alle 6 aree tecnologiche (efficienza energetica, mobilità
sostenibile, nuove tecnologie per la vita, nuove tecnologie per il made
in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività
culturali-turismo, tecnologie della informazione e della
comunicazione). I corsi consentono l’acquisizione di crediti
riconosciuti dalle università italiane.
"Il
sistema terziario professionalizzante, obiettivi di sviluppo" – parte 1
"Il
sistema terziario professionalizzante, obiettivi di sviluppo" – parte 2
"Il
sistema terziario professionalizzante, obiettivi di sviluppo" – parte 3
"Il sistema terziario professionalizzante, obiettivi
di sviluppo" – parte 4
Miur