Attore fra i più noti ed apprezzati della vicenda
teatrica nazionale e no, interprete amatissimo dal pubblico di opere
che ugualmente trascorrono da un ambito drammatico ad uno più
genuinamente popolare, Tuccio Musumeci è stato il gradito ospite
del quarto appuntamento di "Libriamoci" al Liceo di Galilei di Catania.
Questa volta, ha sottolineato il Dirigente prof. Gabriella Chisari si è
voluto coinvolgere un lettore attento ma anche uno straordinario
interprete di testi letterari e quindi un sapiente conoscitore dei
percorsi più appartati del "fare scena". Introdotto dal prof. Francesco
Tosto che ne ha ripercorso il tracciato umano e artistico, Tuccio
Musumeci è stato calorosamente accolto da un pubblico giovane e
straordinariamente partecipe. L'Aula Magna gremita di studenti ha
fatto da scenario ad una conversazione sul filo del nostos memoriale
prima, della curiosa disamina del presente poi.
Prendendo le mosse dall'attuale messa in scena del pirandelliano
Pensaci Giacomino al Teatro Brancati dove. - ha ricordato
il prof. Tosto- la capacità mimetica propria di un grande
artista si coniuga con la articolata consapevolezza della
caratterizzazione scenica del testo del siciliano, Tuccio Musumeci si è
soffermato a parlare della sua passione per il teatro che giovanissimo
lo ha portato ad allontanarsi da un tragitto familiare già segnato per
dedicarsi al mondo dell'illusione ovvero della finzione nel segno del
classico metateatro. Più a proprio agio nelle vesti di interprete
teatrale che di attore cinematografico nelle quali, peraltro, ha
ottenuto notevoli apprezzamenti, Musumeci ha animato una sua rilettura
del testo pirandelliano nel segno della filosofia dell'io e
dell'uomo. Per parte loro gli studenti gli hanno rivolto un autentico
fuoco di fila di domande che spaziavano dalla curiosità sul
testo più facilmente rappresentabile a quello più amato,dall'
opinione sulla riforma teatrale goldoniana alla funzione dell'attore
depositario o innovatore del messaggio dell'autore.
Scuramente l'incontro con l'attore-lettore è stato un momento
innovativo del percorso del progetto "Libriamoci" intrapreso dal
Liceo catanese per far accostare i giovani alla lettura , per fare in
modo che il libro diventi non soltanto un momento ricreativo nella loro
giornata ma soprattutto un punto di riferimento per l'evoluzione della
personalità. Sottrarre ai giovani la possibilità di accostarsi alla
pagina scritta è un po' come sottrarre loro il futuro. O
meglio,impedire il modo più corretto per leggerlo e programmarlo.
prof.ssa Gabriella Congiu