Nell'aula magna "Concetta Greco Lanza" dell'istituto "G.
Lombardo Radice" di Catania è stato presentato il libro "Lunario siciliano e il caso Verga"
(Algra Editore) di Salvatore
Pappalardo, ex docente della scuola. La preside Pietrina Paladino ha illustrato ai
convenuti la figura morale dell'ex docente, che per 19 anni ha retto
la cattedra di italiano e storia, conducendo al diploma circa 500
alunni; ma soprattutto la dirigente ha saputo cogliere l'aspetto più
importante del saggio di Salvatore Pappalardo, parlando di “amore e
passione”, due fattori essenziali per la stesura dell'opera. La preside
ha concluso dicendo di essere felice di promuovere queste iniziative
culturali nella sua scuola.
Quindi la prof.ssa Patrizia Curatolo
ha posto l'accento su dove sia nato il "Lunario": al centro della
Sicilia, Enna, per merito di Francesco Lanza e Nino Savarese, due
intellettuali oltre gli schemi. Ma soprattutto, nel 1929 il
trasferimento a Roma nella redazione del quotidiano "II Tevere" di
TelesioInterlandi diede nuovo impulso alla crescita culturale del
giornale, lontano da ogni ideologia fascista, con la collaborazione di
moltissimi amici siciliani, tra i quali anche Vitaliano Brancati.
Ha scritto bene la Curatolo: «...rivoluzionario il programma di
Giovanni Centorino, TelesioInterlandi, Francesco Lanza e Nino Savarese,
che dichiaravano la loro assoluta libertà intellettuale, costituendo
con il "Lunario Siciliano" un esempio pressoché unico nel variegato
panorama delle riviste letterarie...». Subito dopo l'autore ha
specificato quali sono stati i motivi per la pubblicatone di questo
saggio: passione per la ricerca e amore per la Sicilia degli anni Venti
e Trenta, ma soprattutto è stato un omaggio al professore Carmelo Musumarra, suo maestro di
letteratura e di vita.
Ha preso la parola anche l'editore, dott. Alfio Grasso, che ha voluto
ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla presentazione,
dichiarando altresì, che le pubblicazioni di oggi seguono molto spesso
la moda, ma un saggio critico come quello del Pappalardo esula dai
normali canali editoriali per un puntuale riconoscimento di un mondo
che non c'è più e va conservato per i posteri.
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