Dopo mesi e mesi di studio delle Gae italiane ma principalmente delle Gae siciliane posso dire con cognizione di causa che i palermitani potevano non aver paura di una grad. nazionale per merito cioè per PUNTEGGIO.
Invece abbiamo dovuto subire la presa per i fondelli della Prima Provincia e da questo fatto è nata la convinzione che saremmo stati GRAZIATI! NO miei cari colleghi, non stanno così le cose!
Sarebbe stato più proficuo ed equo per noi tutti se fosse stata stilata una VERA grad. Nazionale che ci avrebbe permesso di vedere effettivamente quale provincia e quale sede/ambito ci sarebbero spettati per nostro merito.

Sì lo avevamo chiesto al Tecnico del Miur Giacomo Tizzanini a Palermo.
Invece  … ci sono stati accordi sottobanco … sicuramente qualcuno aveva PAURA di finire fuori Sicilia o fuori Lombardia chissà?
Chiamiamoli accordi politici che adesso si ritorcono contro noi stessi perché ci ritroveremo a scontrarci con una mobilità davvero straordinaria che privilegia alcuni e ne butta a mare altri…
Certo i nostri punteggi così come quelli di tanti altri colleghi del sud incutevano un certo timore a chi invece di punteggio ne aveva meno!

E così si è creata l’ennesima ingiustizia in un Paese dove le ingiustizie sono all’ordine del giorno.
Ingiustizia fu il sistema delle FASCE nel 2000
Ingiustizia è questo nuovo e vergognoso sistema di fasce di docenti a Tempo indeterminato dei quali solo ALCUNI vengono discriminati proprio perché da GAE.
Adesso subiremo l’ulteriore BEFFA … sì con la nostra dipartita non si sa per dove ( tanto per 1 anno siamo stati qui, dobbiamo anche ringraziare!) di questo strano Paese che offende il Merito di tante persone che di idoneità con concorso ne hanno accumulate tante aspettando il proprio turno in fila indiana nelle graduatorie del sud.

Ditemi se è giusto che mi sia ritrovata in una Fase Nazionale in coda ad un collega con 15 PUNTI da GAE solo perché quella provincia l’aveva messa per prima!

Io ho lottato con tutte le mie forze ma non paga la lotta in un Paese dove ci si vende l’anima e si barattano i lavoratori per 30 denari.

Maria Pia Labita maestra apolide