I
tanti nuovi attributi assegnati al dirigente scolastico durante la
lunga campagna di preparazione alla riforma della "Buona scuola" che ha
prodotto poi la Legge 107/2015, modificando e riducendo molto i
cosiddetti "poteri" assegnati ai dirigenti e lasciando inalterati e
ancora più gravose le loro responsabilità nella gestione organizzativa,
didattica e amministrativa della scuola, hanno quasi fatto perdere di
vista la dimensione educativa che caratterizza la scuola.
Fra l'altro la dizione modificata da "Sistema educativo
d'istruzione e formazione" a "Sistema nazionale d'istruzione e
formazione" è indicativo di una direzione da seguire che metta da parte
l'educativo nella scuola.
Nei giorni scorsi è nato a Roma il "Co.Dir.E.S.
- Coordinamento per la Direzione Educativa delle Scuole",
costituito da un gruppo di Associazioni professionali ed Enti formativi
accomunati dall'interesse per una professione direttiva delle scuole
statali, paritarie e della formazione professionale. L'obiettivo
primario è quello dimettere a fuoco, radicare e sostenere la funzione
educativa della scuola, attenta alle più moderne idee di leadership
educativa e, quindi, aiutare a superare, nel sistema scolastico
nazionale il costituirsi di norme ed il diffondersi di pratiche o
modelli che fanno prevalere quegli aspetti burocratici e tecnici che
snaturano la professione del dirigente scolastico, leader educativo.
Le Associazioni ed Enti formatori, AIMC, DiSAL, UCIIM, CASP, CIOFS
Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FOE, Fondazione Gesuiti Educazione,
Rischio Educativo, sono aperte all'adesione di altri soggetti che
condividano l'identità e le proposte relative alla professione
direttiva delle scuole in Italia descritte nel Documento unitario "Per una nuova professione direttiva nelle
scuole" (direzioneducativa.webnode.it).
Il dirigente scolastico Roberto Pellegatta, presidente DiSAL
(dirigenti scuole autonome e libere) è stato eletto portavoce del
Co.DirE.S.
Il Coordinamento alla luce della dottrina sociale della Chiesa e dei
migliori risultati della ricerca internazionale relativa al management
dei servizi educativi ha il compito di: elaborare documenti inerenti
alla professione direttiva ed il suo ruolo nei sistemi educativi;
intervenire presso le istituzioni sui temi professionali; promuovere
attività di formazione e di ricerca rivolte a tutti i colleghi.
Oggi nella scuola rinnovata che dialoga con il territorio che si
pianifica in una progettazione triennale e utilizza al meglio le
risorse dell'organico dell'autonomia e del potenziamento, il ruolo del
dirigente è cambiato.
Migliorare e qualificare l'incontro tra le necessità formative
individuate nell'ambito del potenziamento dell'offerta formativa e le
competenze dei docenti assegnati ai singoli istituti, è certamente la
sfida che impegna i tutti dirigenti scolastici oggi e si raccomanda di
non perdere di vista la dimensione educativa, la centralità dello
studente che cresce, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre
la dimensione dei valori.
L'apparente "potere" assegnato nell'assegnazione del bonus ed il merito
ai docenti è vincolato dai criteri definiti dal comitato di valutazione
ed è caratterizzato dalla qualità del servizio prestato riconosciuto e
validato. La discrezionalità appare residua e non può essere utilizzata
come attacco al ruolo del dirigente, spesso contestato e criticato,
considerato espressione della Legge 107/2015 da tanti non condivisa e
osteggiata.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it