Un aneddoto introduce la seconda sottolineatura (SEMPRE BLU). Carlettoi ne combinò una delle sue e il maestro lo punì: niente intervallo. Dovrà rimanere in classe e sommare tutti i numeri che intercorrono tra 1 e 100.
Quando l'insegnante lo vide uscire con tutti i compagni andò su tutte le furie e lo apostrofò.
Carletto, con un sorriso, gli consegnò un foglietto con il risultato esatto: aveva riformulato il problema e soddisfatto la consegna. Aveva osservato, rappresentando mentalmente la sequenza numerica, che la somma delle cifre equidistanti dai due valori centrali (50,51) era una costante: 101.
La nuova questione diventava: sommando 100 volte 50,5 (101/2) quale risultato si ottiene?
Il fatto narrato mostra due procedimenti risolutivi: il maestro aveva rappresentato il problema come somma delle singole cifre, Carletto l'aveva ristrutturato iniziando dal risultato atteso.
Bottom-up e Top-down sono le denominazioni delle due strategie progettuali. La prima è dispendiosa, spesso inefficace se applicata in itinerari di ricerca; la seconda, che si avvale di rigorose modalità di sviluppo, ha consentito la conquista di prestigiosi traguardi (l'allunaggio, la costruzione di grattacieli, la gestione di un supermercato ...).
Il bottom-up caratterizza i processi esecutivi che danno operatività a strategie risolutive note.
Il Top-down consente di dominare la complessità: puntualizza il risultato atteso e, per approssimazioni successive, scompone progressivamente la situazione in sottoproblemi, fino al raggiungimento di una situazione elementare.
Il comma 7 della legge 107 è inequivocabile sintomo di miopia progettuale. Si trascrivono alcuni "obiettivi formativi individuati come prioritari" che esplicitano le competenze che devono esibire gli studenti al termine del loro percorso scolastico:
- potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
- prevenzione e contrasto della dispersione scolastica;
- valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva,aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale;
- apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe;
- incremento dell'alternanza scuola-lavoro;
- valorizzazione di percorsi formativi individualizzati;
- individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità;
- definizione di un sistema di orientamento.
Una corretta progettazione avrebbe richiesto l'assunzione di un'ottica sistemica con un itinerario che
- prende avvio dalla specificazione degli obiettivi di cui si sostanzia la mission dell'istituzione, espressi sotto forma di competenze generali (formazione);
- prosegue con l'identificazione delle capacità richieste dall'esercizio degli obiettivi formativi (educazione), con la formulazione di strategie, con la capitalizzazione degli scostamenti tra i risultati attesi e risultati conseguiti;
- continua con il coordinamento degli insegnamenti (istruzione) per ottenerne la convergenza verso i traguardi concordati;
- termina con la progettazione dell'insegnante e la gestione dei materiali predisposti ad hoc (didattica).
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it