"Il Piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto" [comma 14 punto 4].
Il legislatore non ha colto la sostanza del problema organizzativo. Ha confuso, sovrapponendo, la figura del controllore con quella del controllato: la dirigenza elabora gli indirizzi e, al contempo, vigila sulla loro corretta interpretazione e concretizzazione.
Il T.U. 297/94 avrebbe dovuto essere d'esempio, organi collegiali e dirigenza sono collocati su piani diversi: lo spazio tridimensionale ne fornisce l'immagine
Una scelta strutturale fondata sul fatto che il Consiglio d'Istituto non ha mai onorato il mandato ricevuto:
- non ha "elaborato e adottato gli indirizzi generali" esprimendoli sotto forma di competenze generali,
- non ha deliberato "i criteri generali della programmazione educativa" per vincolare "la programmazione dell'azione educativa" del Collegio dei docenti;
- non ha orientato la scuola, l'ha abbandonata a se stessa, lasciandola alla deriva.
L'introduzione di una struttura decisionale inefficace e concettualmente errata non è la soluzione!
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it