
Dichiara Albero Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi: "Stanziare 290 milioni per il bonus di 500 euro ai neo maggiorenni, non è il modo giusto per promuovere la cultura. I giovani hanno bisogno di fondi strutturali per poter usufruire di servizi, non di regali una tantum. Inoltre, la discriminazione insita in questo provvedimento, che lascia fuori gli studenti non europei, la rende ancora di più una risposta errata in un periodo in cui l'integrazione deve essere un obiettivo su cui investire in modo serio. Questa misura è soltanto una becera mossa elettorale, non è questo il modo di investire sul futuro dei giovani e sulla loro formazione. Per quanto riguarda i fondi previsti per l'edilizia scolastica, questi non sono affatto sufficienti: il governo aveva parlato, dal suo insediamento, di priorità assoluta per la messa a norma degli edifici scolastici. Siamo ancora lontani dalla realizzazione di questo obiettivo e le risorse stanziate non garantiscono una soluzione efficace per i nostri luoghi di istruzione".
Concludono Dionisio ed Irone: "L'istruzione italiana ha bisogno di risorse consistenti, di progettualità, di servizi, non di misure una tantum. L'eliminazione dell'IMU per tutte le prime case, l'innalzamento della soglia per l'utilizzo del contante, la cancellazione della supertassa sugli yacht, l'assenza di investimenti strutturali nell'istruzione sono tutte misure che vanno nella sola direzione di acuire le disuguaglianze già presenti del nostro Paese. La legge di stabilità era stata presentata come "Italia Orgogliosa": ribadiamo, a due mesi di distanza, che non c'è niente di cui andare orgogliosi, questa manovra parla solo ad una parte del Paese e dell'elettorato, dimenticando l'istruzione e le fasce più deboli della popolazione. Il Parlamento ha perso ancora una volta l'occasione di cambiare segno al futuro del nostro Paese."
Elisa Marchetti
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