Oltre 160 realtà
italiane della ricerca e dell’innovazione coinvolte, un programma
itinerante che toccherà cinque città, 25 sessioni di lavoro, 15 accordi
da firmare. Sono alcuni dei numeri della missione italiana in Cina che
sarà guidata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca Stefania Giannini. La delegazione partirà in occasione della
China Italy Science Technology & Innovation Week 2015 e del sesto
Forum Italia-Cina sull’Innovazione.
La rappresentanza si muoverà tra Pechino, Shangai, Henan, Chongqing e
Tianjin per seguire workshop, tavole rotonde, incontri con esponenti
del governo e del mondo della ricerca della Repubblica Popolare Cinese,
con l’obiettivo di rinnovare, estendere e aggiornare i rapporti tra
Italia e Cina nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
Insieme al ministro Giannini faranno parte della delegazione esponenti
del mondo universitario e della ricerca italiana, tra cui il Premio
Nobel Carlo Rubbia e il Presidente dell’Asi, l’Agenzia spaziale
italiana, Roberto Battiston.
“La missione è una concreta manifestazione di come il mondo della
ricerca sia già integrato con il mondo produttivo” e la rappresentanza
“è frutto di una visione di sistema Paese” ha dichiarato il ministro
Giannini presentando il Programma di viaggio al Ministero. Saranno
“rinegoziati anche tanti accordi presi in epoche in cui la Cina non era
ancora esplosa sullo scenario economico mondiale”. Il Ministro ha poi
spiegato che la missione di quest’anno è più allargata rispetto a
quelle passate. “La visita prevede anche incontri istituzionali - ha
concluso il Ministro - e avrò la bella opportunità di confrontarmi con
studenti universitari. Ribadiremo inoltre l'importanza della nostra
identità linguistica, dal momento che in Cina c'è un'attenzione
crescente per l'aspetto culturale, artistico e musicale dell'Italia”.
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