L’Object Based Learning (OBL), ossia l’apprendimento
attraverso gli oggetti, è stata questa la tematica del workshop 3D che
si è svolto nei giorni scorsi presso l’Istituto “Galilei-Costa” di
Lecce. E’ parte di un progetto più ampio che rientra fra le attività
finanziate dal SAC Terre di Lupiae, organizzato dal FabLab Lecce, in
persona di Luca Ciccarese e Cristiano Maci, in collaborazione con il
Comune di Lecce, e tenuto dalla prof.ssa Antonella Poce, ricercatrice
del Laboratorio di Pedagogia Sperimentale, Centro di Didattica Museale
dell’Università degli Studi di Roma Tre.
Il workshop ha rappresentato un’occasione per Elisabetta D’Errico e
Daniele Manni, docenti della scuola, e per gli studenti della classe 3B
(che da circa un anno si stanno specializzando sulla stampa 3D) di
conoscere questa metodologia didattica innovativa, la quale prevede la
partecipazione attiva degli allievi che, oltre ad apprendere i
contenuti, possono sperimentare la creazione di modelli in 3D ed il
lavoro di gruppo sugli oggetti in esame, in questo caso, rari reperti
custoditi da oltre 100 anni nell’istituto.
Il concept del workshop si è incentrato sull’avvicinare gli studenti
all’uso dei reperti museali come strumento educativo e all’applicazione
delle tecniche di scansione e stampa 3D per la riproduzione di oggetti
del patrimonio territoriale. Si è parlato del processo che dalla
scansione porta alla creazione di un modello 3D più corrispondente
possibile alla realtà e, soprattutto, si è operato fattivamente e
concretamente all’interno del prestigioso Museo di Scienze Naturali che
“abita” nella scuola e che è stato creato e curato agli inizi del
secolo scorso dagli scienziati salentini, docenti della scuola, Cosimo
De Giorgi e Liborio Salomi.
Tutti i ragazzi della classe, suddivisi in sei gruppi, hanno
sperimentato con le proprie mani le tecniche di scansione 3D. Con la
supervisione degli esperti Luca Ciccarese e Cristiano Maci, hanno
scelto un reperto emblematico (un cranio, un antico plastico, un
fossile, una conchiglia e esemplari di fauna – vedi
foto ) e hanno creato il relativo modello digitale. Il passaggio
successivo sarà la realizzazione di oggetti veri e propri, riproduzioni
degli originali, attraverso la stampa 3D, lo studio scientifico degli
stessi e la produzione di report conclusivi previsti per gennaio
prossimo, quando la prof.ssa Poce tornerà nella scuola leccese.
Antonella Poce è una ricercatrice di Pedagogia Sperimentale presso il
Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi
Roma Tre. Le sue ricerche sono incentrate perlopiù sulle pratiche
innovative di insegnamento a livello nazionale e internazionale. Nel
2008 ha vinto il premio come Nuovo Ricercatore dell’Anno istituito
dall’AEA Europe (Association for Educational Assessment). Ha preso
parte a diversi progetti europei ed è stata co-manager del progetto
Tempus DEMED (Development of Master study programmes in Education).
Attualmente è direttore del corso post-laurea “Standard per
l’Educazione Museale” dell’Università Roma Tre.
e20@clio.it