
Il 25 si inizierà con un incontro sullo Stretto, con idee progettuali sul tanto atteso Museo del mare e le tradizioni come volano di sviluppo ecosostenibile.
Il 26 e il 28 ci saranno incontri tematici con esperti dedicati al tema del turismo declinato su tanti filoni (dal cineturismo al turismo religioso), mentre il 29 ci sarà l’omaggio a Vincenzo Consolo, a oltre due anni dalla sua scomparsa, in un evento culturale promosso insieme all’assoc. “Antonello da Messina”, che presenterà il “Quaderno” tematico curato da Gioacchino Toldonato, ricco di scritti editi e inediti di grande rilevanza.
Il giornalista e studioso Sergio Palumbo, attento biografo dello scrittore di S. Agata Militello, dialogherà con il giornalista Giuseppe Ruggeri sui tanti risvolti del mondo letterario e umano di Consolo, il tutto arricchito da filmati e rare interviste di Palumbo, di letture degli attori Gianni Di Giacomo di brani significativi della produzione consoliana, con riferimenti alla Sicilia, Antonello e lo Stretto, mentre e la studiosa Pina D’Alatri si soffermerà sulla produzione giornalistica dell’autore di Lunaria.
Il 29 settembre due altri eventi di grande rilievo culturale, con la mattina dedicata al noto poeta di Galati Mamertino Ferraù, a cui è dedicata la scuola di Villa Lina, con l’incontro con lo storico Antonio Baglio, che ha curato una biografia a più voci sul poeta, tra cui lo scritto critico di Cosimo Cucinotta. Nel pomeriggio, gli studiosi Lia Fava Guzzetta e Nino Genovese approfondiranno un caso letterario eccezionale, il musical inedito scritto dal grande Luigi Pirandello, scoperto nel fondo dell’agente letterario Gherson, dal titolo Just like that (Proprio così, la cui prima versione è in francese), ambientato negli Stati Uniti, che doveva andare in scena a Broadway e diventare una commedia musicale per il cinema.
Il 30 la giornalista Anna Maria Crisafulli Sartori e il prof. Giuseppe Amoroso presenteranno il libro Lettere a Matteo Mendez, un romanzo di Rina Pandolfi ricco di preziosi spunti storici e linguistici, che racconta il mondo sociale e artistico della Messina del’400, con al centro il sommo Antonello.
Sergio Di Giacomo