Da qualche giorno i
docenti precari di tutta Italia (e maggiormente quelli un po' più
esposti come il sottoscritto) subiscono le offese e gli attacchi di
tutti coloro che, non addetti ai lavori, hanno confuso l’amarezza di
chi ha avuto un posto a tempo indeterminato fuori dalla propria
provincia, con pigrizia, piagnoneria, scarso attaccamento al proprio
lavoro e tant’altro. Oggi possiamo con i fatti dimostrare che queste
etichette sono frutto di non conoscenza dell’argomento. Oggi chiediamo
a quelle stesse persone che ci hanno offesi, minimizzando le nostre
parole, di indignarsi contro questo contorto sistema di mercificazione
dei lavoratori della scuola.
Oggi a Palermo, come in altre città succede da qualche giorno, a
tantissimi dei docenti immessi in ruolo fuori dalla loro
provincia/regione, verrà dato un posto nella loro provincia. (per fare
un esempio più di 300 incarichi verranno assegnati nella sola Palermo
su sostegno scuola Primaria).
Non è un gioco di parole è la realtà. Accetterò l’immissioni in ruolo a
Milano ma non mi recherò lì per il solo fatto che a Palermo gli
specializzati su sostegno servono cosi come in Lombardia. Ma noi ci
siamo formati qui e non è colpa nostra se il NORD virtuoso non riesce a
formare docenti.
Non si può dire che il governo ci sta dando un posto di lavoro nel
settentrione d’Italia mentre di fatto lavoreremo nelle nostre scuole.
In definitiva non si può pensare che i docenti siano dei capricciosi
fannulloni (altrimenti dovreste tenere i vostri figli a debita distanza
da noi) se qualcuno continua a giocare al gioco delle tre carte.
Salvo Altadonna
salvoaltadonna@yahoo.it