E’ veramente assurdo e
privo di logica quanto è emerso dalla circolare sulle supplenze del
personale ATA.
Tempo fa il Ministro Giannini in persona aveva annunciato le
6.000 assunzioni in ruolo per il personale A.T.A., ma in realtà
non ci saranno, e non saranno disposti nemmeno incarichi annuali , ma
le nomine su tali posti saranno effettuate ai sensi dell’art. 40, comma
9, della legge 449/1997 con supplenze fino all’avente diritto,
utilizzando a tal fine le graduatorie d’Istituto in attesa di
destinarli, tra qualche mese, alla ricollocazione del personale delle
Province.
Davvero una “Una Buona Scuola” per le nostre Istituzioni
scolastiche, dopo che da un anno il Governo Renzi ha tanto propagandato
un grande investimento economico per la Scuola italiana contro le
politiche restrittive del passato.
Se poi a tutto questo si aggiunge che il personale A.T.A. , in caso di
assenza non potranno essere sostituiti, fenomeno grave
soprattutto per i collaboratori scolastici, si completa il quadro di
una situazione che lascia capire la falsità di tante promesse,
aggiungiamo, ancora, a questo che diverse scuole hanno più di un
plesso e spesso in tali plessi presta servizio un solo
collaboratore scolastico.
Noi di OR.S.A. Scuola contestiamo vivamente la collocazione del
personale delle Province nelle scuole, il personale in questione
dovrebbe trovare una logica ricollocazione nei Comuni e nelle Regioni,
dal momento che parliamo di Enti locali. Non è per niente
accettabile che ciò avvenga portando via il posto ai tantissimi
colleghi che nella scuola lavorano da anni ai quali, a seguito
della sentenza della Corte di Giustizia Europea, spettava loro
una stabilizzazione oggi negata e che finiranno col vedersi prolungata
la loro precarietà.
Sono migliaia i precari ATA che mandano avanti la scuola ogni anno per
far fronte a un servizio impegnativo rivolto a bambini e
ragazzi, svolto in laboratori nei quali serve sempre più
specializzazione, o nelle segreterie dove con il decentramento si
concentra la gestione contabile e amministrativa di tutto il personale.
Tutto questo significherebbe per la scuola, oltre al danno enorme della
perdita del lavoro per i diretti interessati, anche gravissimi disagi
per la funzionalità e il buon andamento del servizio scolastico. Le
Organizzazioni Sindacali Or.S.A. e U.S.B. Scuola sono pronte ad
intervenire a difesa degli interessati nelle opportune sedi giudiziarie.
OR.S.A. Scuola
USB P.I. - Scuola Sicilia