Sono state
inviate più di 71mila domande per il piano straordinario di assunzioni
previsto dal governo con la riforma della 'Buona scuola'. In tutto, le
domande dei docenti precari sono state 71.643 e la maggior parte è
arrivata dalla Sicilia (con 11.864 domande), seguita a ruota dalla
Campania (11.142, ndr). Il presidente del Consiglio Renzi ha augurato a
ciascuno dei partecipanti "un buon ferragosto", soprattutto perché
"possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato".
Soddisfatta anche la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha
commentato: "La piattaforma ha funzionato perfettamente e i candidati
hanno capito l'importanza di partecipare per la loro vita e per quella
della scuola". La scuola italiana quindi già da settembre potrà contare
su circa 100mila docenti di ruolo in più - alla luce dei 29mila assunti
da poco - di cui 55mila verranno regolarizzati a novembre. Per il
premier, quindi, attraverso la Buona Scuola 71.643 precari "avranno la
possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto
lustri o decenni. So - ha aggiunto intervenendo su facebook - che
questi nostri provvedimenti sono stati e sono tuttora molto criticati.
E siamo fortemente impegnati perché nelle modalità applicative sulla
scuola sia più forte che mai il rapporto tra il docente e il territorio
a lui più vicino". Da ultimo Renzi ha tenuto a sottolineare che oggi
"per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino a oggi
negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica".
Una conferma su cosa accadrà a breve lo ha dato anche la ministra
Giannini, quando ha spiegato che "a metà settembre, con l'avvio delle
lezioni, si copriranno le cattedre vacanti e si darà più continuità
didattica ai ragazzi. Ma c'è anche chi la vede diversamente, come il
segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, che smorza
l'esultanza. "Il governo continua a porre grande enfasi sui numeri,
dietro ai quali tuttavia si cela una realtà ben diversa da quella che
si vorrebbe far credere". Secondo Scrima poi Palazzo Chigi farebbe
orecchie da mercante sulla "confusione e il disagio di tanta gente che
spesso vive con disperazione l'ipotesi di dover lasciare la famiglia
per accettare una nomina in una qualunque delle province italiane".
Queste ultime parole toccano in realtà uno dei punti del provvedimento
più attaccato dai docenti precari, vale a dire la necessità di dover
andare a lavorare a centinaia di km di distanza dalla propria
abitazione, con ripercussioni negative per la vita di tanti nuclei
familiari. E, a solo titolo esemplificativo, era proprio questo il
nocciolo del flash mob organizzato da un gruppo nutrito di professori
che ieri all'aeroporto di Cagliari-Elmas ha significativamente mostrato
uno striscione con su scritto 'Scuola sarda no trolley'. Da una prima
valutazione sull'adesione al Piano straordinario di assunzioni bisogna
dire che il numero di richieste ha superato ampiamente le attese, visto
che al Ministero di Viale Trastevere, almeno a stare alle
indiscrezioni, si attendevano realisticamente circa 60mila richieste,
lievitate a 80mila nella più rosea delle aspettative.
Boom di domande dalla Sicilia
La Sicilia con 11.864 e la Campania con 11.142 sono le regioni in cima
alla classifica delle domande. Di seguito vengono Lazio con 7.125,
Lombardia con 6.630, Puglia con 6.040, Calabria con 4.314, Toscana con
4.283, Emilia Romagna con 3.696, Veneto con 3.694, Piemonte con 2.623,
Abruzzo con 1.925, Marche con 1.806, Sardegna con 1.747, Basilicata con
1.207, Umbria con 1.073, Friuli con 980, Liguria con 783, Molise con
711.
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