Nei giorni
scorsi il Consiglio di Stato ha emanato un decreto su un ricorso pilota
avanzato contro l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Il
provvedimento concerne l’ottemperanza dei diplomati magistrali che
hanno vinto in Consiglio di Stato e che devono essere ammessi con
riserva nelle G.A.E.
Da sempre i nostri legali hanno ritenuto diversa la riserva processuale
dalla riserva ex art. 6 comma 6 d.m. e il Consiglio di Stato pare
essere in linea con il nostro pensiero. Le ammissioni con riserva a
livello processuale danno gli stessi diritti e doveri rispetto agli
ammessi a pieno titolo e dunque, se passa la nostra teoria, i nostri
ricorrenti saranno tutti ammessi in G.A.E. e avranno la possibilità di
ottenere gli incarichi a tempo determinato e indeterminato.
Saranno depositate nei prossimi giorni le ulteriori ottemperanze e
anche se le procedure di assunzione sono già in corso, ciò non
vuol dire che saranno lesi i diritti di chi attualmente si vede
scartato per il conferimento delle nomine.
Il provvedimento vale per l’U.S.R. Milano ma è ovvio che è estensibile
a tutti gli altri casi a cui a nostro avviso il Consiglio di Stato si
uniformerà. La trattazione della relativa Camera di Consiglio è fissata
per il 27/8/2015, data in cui si confermerà o meno il provvedimento che
comunque notificheremo anche agli altri uffici sollecitandoli ad una
corretta interpretazione della vicenda così come da tempo riteniamo.
Il Consiglio di Stato ha riconosciuto che “l’amministrazione non ha
ottemperato all’ordinanza cautelare n. 1089/2015”, ritenendo che “tale
mancata esecuzione appare integrare requisito della estrema gravità ed
urgenza”; il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno anche “assegnare
al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ufficio
Scolastico Regionale per la Lombardia, il termine di 15 giorni, dalla
notificazione o dalla comunicazione della presente ordinanza a cura
della Segreteria della Sezione, per dare esecuzione all’ordinanza n.
1089 del 2015, nominando [...] commissario ad acta – in caso di
ulteriore inottemperanza - il Prefetto di Milano perché provveda
all’esecuzione, con facoltà di delega ad un funzionario dell’Ufficio”.
Accanto a questo risultato, tuttavia, è stato rigettato un analogo
ricorso proposto nella Provincia autonoma di Trento che, nonostante il
riconoscimento ottenuto dai Diplomati magistrali di essere inseriti in
graduatorie valide per l'assunzione a tempo indeterminato, ha disposto
la loro esclusione dalle graduatorie provinciali successivamente alle
sentenze del Consiglio di Stato. Il rigetto ovviamente sarà impugnato
in appello, convinti della fondatezza delle nostre istanze.
Prossimamente, quindi, ci auguriamo che finalmente si otterrà non
soltanto una corretta interpretazione dell'ordinanza citata ma una
definitiva risoluzione delle vicende legali che interessano le migliaia
di precari storici che si sono rivolte alla nostra associazione per
vedere riconosciute le loro legittime richieste. In caso contrario, in
mancanza di una risposta opportuna da parte delle amministrazioni,
saremo costretti a procedere ulteriormente, con adeguate misure.
adida.associazione@gmail.com