Ultimate le riprese del terzo film lungometraggio "La Via del Possibile,
Verticalismo e Verticalisti" dell' omonima trilogia. Per gli
amanti delle
statistiche ricordiamo che nasce a distanza di 32 anni dal primo film
del
movimento "Verticalismo" (1983) e a 3 anni dal secondo "I Verticalisti
quelli della Via del Possibile" (2012). Ancora una volta il collettivo
degli artisti protagonisti subisce dei cambiamenti sostanziali, senza
per
questo penalizzare il pensiero e la peculiarità dell' estetica
verticalista, nel pieno rispetto della qualità totale. Anzi, ancor più
nettamente è presente nel suo contunuum l'aspetto artistico e le
problematiche socio-culturali, cifra ulteriore dell'intero plot. Don
Antonio Corsaro: "L'artista interroga se stesso, rifonde il proprio
linguaggio, propone delle ipotesi per una diversa conoscenza del reale.
Ma
innanzitutto egli vuole incontrarsi con il proprio essere, qui e ora,
cerca
una esperienza immediata e diretta, al di fuori spesso di ogni
ideologia e
nel dubbio sistematico. Perciò è alla ricerca di un contenuto. E la
forma,
per lui è forma assoluta. Non è rivelazione, ma interrogazione. Le sue
opere non traducono la vita concreta, ma si mescolano con la vita; non
stabiliscono una distanza dal reale, ma un avvicinamento al reale".
In questa terza fase c'è la presenza dell'Associazione di promozione
sociale "L'angelo Federico" e di Amnesty International, la cui
collaborazione-esposizione risale al 1994 in occasione della "Seconda
Giornata Mondiale dell'Universalesimo (mostra internazionale e
conferenza
interdisciplinare sulle problematiche dell'uomo e dell'ambiente, da noi
istituita), ancora una volta nell'Aula Magna della Facoltà di Lettere
dell'
Università di Catania (ex Convento dei Benedettini). In
quell'occasione, mi
piace ricordarlo, oltre ai 60 artisti di cui 43 stranieri, hanno
esposto
anche Greenpeace e WWF. Questo per sottolineare come il nostro impegno
per
il sociale e l'ambiente (la casa comune) è da sempre nel nostro DNA.
La "prima" mondiale è prevista a fine estate nello spazio "Viaggio al
Centro Arte-Cultura" di New York.
Salvatore Commercio