"Super preside",
"preside sceriffo": insomma il dirigente scolastico delineato dal ddl
La Buona Scuola in queste settimane ha conquistato svariati
appellativi. Il 18 maggio l'Aula della Camera, dopo un acceso
dibattito, con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti, ha
approvato l'articolo 9 che attribuisce appunto ai dirigenti scolastici
il potere della "chiamata diretta" degli insegnanti dei propri
istituti.
Il percorso in Aula
"Non ci sarà nessun preside-padrone ma un dirigente responsabile e
valutato", ha assicurato il ministro Giannini, ma tanti temono che
questa novità possa aprire la porta a nepotismo, scelte arbitrarie e
persino corruzione.
Proposte per i docenti
Il contestatissimo articolo, modificato rispetto al testo originario
del Governo, attribuisce ai dirigenti scolastici il potere di conferire
ai docenti della scuola l'incarico triennale, che è rinnovabile. La
proposta di incarico per la copertura dei posti assegnati alla scuola è
rivolta ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di
riferimento, dopo la candidature presentate dagli stessi docenti. Nel
caso di più proposte di incarico, sarà il docente a dover optare.
Assegnazione docenti senza proposte
L'incarico al professore è affidato in modo da "valorizzare il
curriculum, le esperienze e le competenze professionali" e il preside
può svolgere anche colloqui per poter scegliere i prof del proprio
istituto. L'Ufficio scolastico regionale provvede alle assegnazioni dei
docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e, comunque, in
caso di inerzia dei presidi.
Docenti in classi di concorso diverse
E' anche possibile l'utilizzo di docenti in classi di concorso diverse
da quelle per le quali sono abilitati purché posseggano titoli di
studio validi per l'insegnamento della materia in questione, abbiano
seguito corsi di aggiornamento e siano dotati di "competenze
professionali coerenti".
Emendamento antiparentopoli
Assieme all'articolo 9 è passato anche un emendamento M5S
"antiparentopoli" (non ci può essere parentela tra preside e professore
della scuola) fortemente sostenuto dai pentastellati. "Grazie al ddl
sulla scuola e alla norma sulla chiamata diretta dei professori da
parte dei presidi, farà carriera Agnese, la moglie del Presidente del
Consiglio Renzi", ha detto in Aula il deputato Luigi Gallo.
Curriculum dei prof. online
Via libera, poi, a una altra modifica, del Pd che, in nome della
trasparenza, introduce l'obbligo di mettere on line sul sito della
scuola il curriculum dei professori.
Rainews.it