L'evento dell'anno che
trova il suo simbolo nell'albero della vita ha avuto un buon inizio e
una solenne inaugurazione, anche con il videomessaggio di Papa
Francesco. I valori della vita, la dignità dell'uomo, il diritto al
cibo per tutti, e poi ancora la denuncia del "paradosso
dell'abbondanza" e la condanna dello scandalo della ricchezza che
provoca scarti ed emarginazioni sociali, costituiscono il filo
conduttore dell'Expo che celebra e racconta come "nutrire il Pianeta" e
come valorizzare l'energia che dà vita.
I bambini, che hanno cantato con la mano nel cuore l'inno nazionale,
hanno concluso, modificando le tradizionali parole dell'inno di Mameli,
con la dichiarazione d'impegno e di coraggio: "Siam pronti alla vita".
E' questa un'espressione che rivela una nuova coscienza civile che si
nutre di valori e diffonde benessere, come appare nei diversi
padiglioni che ricostruiscono ambienti e realtà dei diversi Paesi,
nella convergenza di un comune ideale di benessere e di progresso per
tutti i popoli.
Assicurare a tutti il pane quotidiano e riflettere che "non di solo
pane vive l'uomo", tema del padiglione della Città del Vaticano, che
nelle quattro sezioni: "Un giardino da custodire", "un cibo da
condividere", "un pasto che educa", "un pane che rende presente Dio nel
mondo" trasmette un messaggio educativo che contribuisce a modificare
il modo di pensare, di sentire e di agire.
Custodire il giardino che è stato affidato all'uomo, proteggere il
mondo fragile che spesso perde e spreca risorse, valorizzare i doni
della natura che aiutano a dare cibo e nutrimento necessari per vivere,
sono questi i valori che la lezione dell'Expo diffonde e illustra ai
numerosi visitatori.
La campagna mondiale della Caritas internazionale nel motto "Dividere
per Moltiplicare. Spezzare il pane" declina le azioni concrete contro
il dramma della fame nel mondo.
La constatazione che ogni giorno si buttano nei cassonetti 13 mila
quintali di pane, e lo spreco domestico raggiunge il 42% della merce
che viene buttata, è una grave vergogna che offende chi muore di fame.
La voce dei poveri che muoiono di fame e che con dignità cercano di
guadagnarsi il pane col sudore della fronte», è stata portata da Papa
Francesco , reclamando per tutti pane e lavoro.
La coincidenza con la festa del primo maggio, festa del lavoro che oggi
diminuisce sempre più a causa della grave crisi economica del Paese,
assegna alla cerimonia d'inaugurazione dell'Expo una dimensione di
speranza e di certezza
"L'Italia ce la farà" ha detto il presidente Sergio Mattarella ed il
capo del Governo, Matteo Renzi, ha confermato da Milano che "Oggi
comincia il domani per l'Italia", la scommessa è stata lanciata, si
auspica che si possa vincerla con successo.
L'evento EXPO che raccoglie l'adesione di 145 Nazioni in un cocktail di
profumi, di lingue, di culture, di abiti, di musiche e di cibi, pone al
centro dell'attenzione del mondo la città di Milano e la nazione
Italia, con le vestigia del suo patrimonio artistico, la bellezza del
paesaggio, il fascino delle nuove tecnologie, la creatività nel cibo.
L'orgoglio di essere italiani si sente e si percepisce anche
nell'armonia di luci, colori, giochi d'acqua e bolle di sapone che
rivelano una particolare vitalità e cantano alla vita che è bella e
vale la pena viverla e intensamente. L'aula dell'Expo è aperta e tutti,
da bravi studenti, abbiamo da imparare.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it