"Lavorare
in questo modo convulso non rende un buon servizio alla scuola e alle
famiglie. Il ddl Giannini contiene anche errori di sostanza che, se non
corretti, rischiano di renderne difficile l'applicazione. Ma è pur vero
che pensare di riscrivere ex novo il testo è mera fantascienza. Visti
anche gli impedimenti esterni, quali la fiducia all'Italicum, che non
sono di poco conto". Così la senatrice del gruppo Misto, Maria Mussini
e il deputato Cristian Iannuzzi.
"Per fortuna - evidenziano - qualche stortura è stata superata. A
cominciare dal piano triennale dell'offerta formativa, previsto
nell'articolo 2 del ddl. Un'ipotesi inapplicabile soprattutto sul piano
dello stanziamento delle risorse da parte delle scuole, il cui numero
di iscritti varia di anno in anno. Grazie alla nostra battaglia,
almeno, la revisione del piano sarà annuale".
Ma è soprattutto sul tema della collegialità che Mussini e Iannuzzi si
sono focalizzati: "Sempre all'articolo 2, benché la funzione del
dirigente scolastico risulti rafforzata - concludono - per lo meno gli
organi collegiali vengono coinvolti e il personale Ata è incluso nel
calcolo del fabbisogno. Certo - concludono - in maniera risicata
rispetto a quanto previsto nelle nostre proposte emendative, ma meglio
di niente".
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