Nel “mezzo del
cammin…”di una via affollata del nostro centro cittadino, un giorno del
mese di febbraio, “mi ritrovai”ad osservare un cartellone con una
grafica accattivante che pubblicizzava due musical, in scena a Catania,
al teatro Metropolitan: Divina Commedia e Promessi Sposi.
Il mio primo pensiero fu :Allora, è destino! Che Dante sia!”. Era dal
mese di dicembre, che in due delle mie classi, non particolarmente
brillanti, non facevo altro che parlare di Dante; a suon di terzine,
“avevo bombardato” i miei studenti di tutte le nozioni in mio possesso,
perché avevo accolto una loro sfida: “Dante è noioso, lo abbiamo
affrontato al biennio e lo reputiamo il poeta più noioso che ci possa
essere”.
Ero stata colta nel mio orgoglio: non potevo permettere che il Sommo
Poeta, che persino in Russia o in Cina o in Romania viene considerato
l’orgoglio della nostra nazione, potesse essere considerato
semplicemente “noioso”!
Avevo utilizzato tutte le strategie possibili per far sì che i ragazzi
si appassionassero alla lettura del Poema: dvd, Benigni,
documentari, la canzone della rocker Gianna Nannini su Pia dei
Tolomei, ma il musical era la mia ultima speranza. Avevo bisogno
di qualche strumento nuovo, coinvolgente, vicino al linguaggio dei
giovani per redimere il “Sommo Poeta”.
L’entusiasmo e la voglia di partecipare delle mie classi allo
spettacolo, mi ha spinta a coinvolgere le altre classi
dell’Istituto “S. Cannizzaro”di Catania, dove presto servizio, e
nel giro di poche settimane, le docenti di Lettere si sono ritrovate ad
accompagnare al teatro Metropolitan ben cento alunni, frequentanti il
biennio e il triennio della nostra scuola.
Il lavoro di preparazione alla visione del musical era stato capillare
ed approfondito: non potevamo rischiare di non riconoscere i
personaggi in scena, e Dante, purtroppo o per fortuna, aveva popolato
la sua opera di tanti, forse troppi personaggi …
A volte, si pensa che negli Istituti tecnici o professionali, le
Materie letterarie siano il “fanalino di coda”, che gli alunni
prediligano solo le materie pratiche e che possano inserirli nel
mondo del lavoro; i nostri alunni non sono, però solo
interessati a “valvole e bulloni”; se adeguatamente preparati, possono
essere in grado di capire il senso globale dei classici della
Letteratura italiana, e coglierne il valore e l’attualità.
Forse, chi ha questa considerazione delle scuole ad indirizzo tecnico,
e ritiene il nostro Istituto, ubicato in una zona popolare della nostra
città, con un’utenza medio-bassa ,poco adatta allo sviluppo delle
competenze linguistico-letterarie, non è stato presente al Teatro
Metropolitan, nelle tre giornate, comprese tra il 24 e il 26 marzo,
dalle ore dieci alle ore tredici :studenti rispettosi, silenziosi ed
attenti ad ogni fase dello spettacolo.
Entrambi gli spettacoli, con regia di Marco Frisina, non hanno deluso
gli spettatori: non il solito spettacolo teatrale, ma un vero e
proprio varietà, che ha arricchito l’attività didattica, approfondendo
le nozioni e le vicende studiate sui banchi di scuola.
Divina Commedia Dante's Musical è il racconto simbolico in chiave
moderna di un viaggio, che nasce dalla lettura della Commedia del sommo
poeta italiano: Dante Alighieri.
Un giovane studente, Luca Tenda, specchio di una società moderna con le
proprie incertezze e le sue tentazioni , poco incline allo studio,
spinto ,suo malgrado, dalla docente di Lettere, alla lettura del poema,
rispecchiando i nostri studenti, segue Dante fin dalla traversata
dell'Acheronte, ed osserva così quei dannati che per le loro colpe
soffrono nell'Inferno, fino a scontrarsi col poeta sul perché di queste
scelte: è forse lui Dio? Perché Paolo e Francesca sono stati
condannati? Perchè è necessario studiare la Divina Commedia e le sue
terzine così incomprensibili e noiose?
Dopo aver conosciuto Caronte, Ciacco, i due amanti sfortunati, Pier
delle Vigne, Niccolo’ III, Ulisse e il Conte Ugolino, Luca comincia ad
apprezzare la Divina Commedia; anche i personaggi principali del
Purgatorio e del Paradiso, come Catone, Sordello, Pia dei
Tolomei, San Francesco, Piccarda, ritenuti noiosi tra i banchi di
scuola, hanno coinvolto gli spettatori, grazie ai moderni
riferimenti ai talent show o al mondo delle discoteche.
Per rendere più attuale la Divina Commedia, la scelta di costumi
è stata ,a mio parere ,azzeccata, perché a metà strada tra il mondo
classico e il mondo moderno :i demoni, guardiani dei dannati, appaiono
come soldati in maschera antigas, e i beati si presentano in bianchi e
candidi frack.
Gli alunni hanno potuto constatare che la corruzione, le
lotte politiche di Firenze, gli abusi di potere del 1300 presentano
analogie con la situazione contemporanea.
Lo stesso significato hanno potuto cogliere gli studenti che hanno
assistito allo spettacolo sui Promessi Sposi.
PROMESSI SPOSI SHOW ha rappresentato le fasi salienti del romanzo
di Manzoni, mettendo in risalto, in modo originale ,le caratteristiche
dei personaggi ,attraverso canzoni appartenenti alla cultura musicale
nazional-popolare: da "Brava" di Mina a "Sarà perché ti amo" dei Ricchi
e Poveri, passando da Edoardo Bennato alla Pantera Rosa, dai Queen a
Michael Jackson e Loredana Bertè.
Il tema religioso, le questioni politiche ed economiche che derivano
dalla personale riflessione del Manzoni alla luce della tradizione
Illuminista, il rapporto fra umili e oppressi, fra chiesa e giustizia
popolare, fra nobiltà e potere, nonché l'autobiografica esperienza
manzoniana e il suo rapporto con le nuove idee del Romanticismo, hanno
reso I PROMESSI SPOSI ancora attuali.
Manzoni, raccontando della società frivola ed egoista di un tempo,
evidenziando la figura della monaca di Monza, ha sottolineato i
privilegi di cui disponevano le persone più ricche ed agiate, e tutta
la sofferenza e la sottomissione cui erano costrette le persone più
umili e più deboli.
Anche gli alunni del biennio hanno potuto cogliere le analogie con il
presente, ed hanno potuto capire il significato profondo del romanzo:
l’importanza nella vita di ogni uomo di ogni tempo, e di ogni
estrazione sociale della Divina Provvidenza.
Il tema del viaggio, presente nella Divina Commedia, in un clima
di paura, di attesa, di sollievo, di pace interiore, caratterizzato da
musiche e sonorità moderne, che spaziano tra i diversi generi
musicali(pop, rock, tango, rap)ha permesso di far capire ai
nostri alunni il vero messaggio e l’attualità di Dante: per
raggiungere la felicità, ognuno di noi deve compiere un percorso lungo
e irto di ostacoli.
Dante è stato aiutato da Virgilio, simbolo della ragione, e da
Beatrice, simbolo della fede.
I nostri studenti devono essere supportati in questo difficile viaggio
dell’adolescenza, da guide importanti, quali la famiglia e la scuola,
che operano in sinergia per il raggiungimento della stessa finalità: il
successo ed il benessere di ognuno.
E’ questo quello che l’Istituto Cannizzaro ha voluto dimostrare,
organizzando queste uscite, e soffermandosi sullo studio e l’analisi
approfondita dei classici: è molto facile che i nostri studenti, i
nostri figli possano cadere nelle tentazioni e si ritrovino in una
“selva oscura”, senza accorgersene. Sta a noi docenti entusiasmare gli
alunni, motivarli nello studio dei classici ed aiutarli come” Virgilio
e Beatrice” nelle difficoltà che incontrano nello studio e nella vita
quotidiana. Solo con la passione ,con la voglia di fare, collaborando
tra docenti e calandoci negli interessi degli alunni, la nostra scuola,
pur essendo un Istituto tecnico, prova a trasmettere i valori e i
saperi della Letteratura italiana.
E se per raggiungere queste finalità, è utile assistere ai vari musical
in scena, che ben vengano…avanti un altro!
Prof.ssa
Nicoletta Narcisi
ITI CANNIZZARO di Catania