Inaugurato ad Amiens il
nuovo polo scolastico «Rosa Bonheur» sostenibile voluto dal Comune
nell'ambito di un progetto di riqualificazione dell'area - Vele di
cemento in parte rivestite di larice chiaro per la nuova scuola materna
di Amiens firmata dallo studio italiano (con sede a Parigi) Ga
Architecture - Foto: Sancereau - La scuola materna Rosa Bonheur,
recentemente inaugurata ad Amiens in Francia, si inserisce in un quadro
generale di riqualificazione urbana del quartiere Victorine-Autiers
alla periferia della città.
Si tratta di un'area in cui al disagio sociale si aggiungeva sino a
pochi anni fa il degrado edilizio, espresso in particolare dalla
presenza delle Torri Alphonse Daudet, un complesso di quasi dieci piani
e 333 alloggi, realizzato negli anni settanta e mai integrato nel
tessuto urbano. Da qui nel 2011 la decisione da parte delle autorità
municipali di demolire l'ecomostro e ridisegnare il quartiere secondo
criteri di sostenibilità, utilizzando le superfici liberate per creare
una nuova centralità comprendente scuole e servizi per la comunità.
In particolare la costruzione della nuova scuola materna ha permesso la
definizione di un polo scolastico nel quale l'asilo si aggiunge alla
preesistente scuola elementare che, in seguito alla demolizione delle
Torri, risultava un corpo a sé stante, isolato all'interno del
quartiere.
Oggi la vecchia scuola e la nuova costituiscono un unico complesso
edilizio, raccordato dalla presenza di una nuova mensa scolastica che
viene utilizzata sia dagli alunni dell'asilo che da quelli delle
elementari.
Progettata dallo studio italiano GA Architecture con sede a Parigi, la
scuola materna si sviluppa per circa mille metri quadrati ripartiti su
un solo piano per ridurre al minimo l'impatto sul territorio. Con un
andamento irregolare la pianta configura una L.
All'interno sono state previste quattro aule didattiche, una palestra e
un ambiente di riposo, oltre ad alcuni uffici e locali tecnici. ...
Di origini calabresi Giuseppe Grisafi e Patrizia Anania, i titolari
dello studio, hanno scelto la Francia come patria di elezione dopo aver
trascorso alcuni anni nello studio romano di Massimiliano Fuksas.
Essi dichiarano: «In linea con le richieste della Municipalità, il
nostro intervento è nato dall'esigenza di conciliare l'architettura con
l'ambiente circostante al fine di concorrere al suo rinnovamento».
Nel progetto l'aspetto naturalistico assume un ruolo fondamentale: le
attività dei bambini si svolgono in ambienti nei quali la luce naturale
entra copiosa in ogni momento dell'anno. Inoltre per i loro giochi essi
hanno a disposizione un ampio cortile, uno spazio didattico piantumato
con alberi da frutto e specie vegetali di vario tipo.
Il contatto con l'ambiente naturale è assicurato anche dalla presenza
di un tetto vegetale che funge da collegamento tra gli edifici e nelle
sue porzioni aggettanti offre un riparo sia sul lato strada che nelle
aree di ricreazione.
Modellato per ottimizzare il passaggio della luce del giorno verso gli
interni, il tetto è stato concepito come una quinta facciata. La sua
conformazione a onde dà luogo a zone con inclinazioni diverse mentre
offre sostegno per una tettoia vetrata.
Nelle sue parti vegetali la copertura consente la regolazione
dell'acqua piovana, trattenendo dal 50 al 100% delle precipitazioni.
«I vantaggi ambientali di un tetto verde sono noti - affermano Grisafi
e Anania -esso permette l'evaporazione naturale di circa un terzo della
pioggia e riduce i fattori inquinanti contenuti nelle acque piovane».
Strutturalmente la scuola è costituita da vele di cemento in parte
rivestite di larice chiaro, un materiale che stimola nei bambini
l'esperienza tattile.
Le parti dell'edificio in cemento lucido a vista sono dipinte di colore
rosso arancio e sono a tratti decorate con motivi floreali. Tale
decorazione, che si ripete anche sulle vetrate frangisole, risulta
essere l'elemento simbolo del progetto, insieme al nome emblematico
della scuola, che fa riferimento all'artista francese Rosa Bonheur, ma
al tempo stesso evoca sensazioni di benessere e serenità (Bonheur in
francese significa felicità).
Sul lato strada bucature di varie dimensioni stemperano la compattezza
delle facciate la cui matericità contrasta con la trasparenza degli
ambienti sul lato giardino. Nelle classi, orientate a sud-ovest,
vetrate a tutta altezza permettono il passaggio della luce e proiettano
gli spazi verso il cortile, accessibile attraverso grandi porte
finestre scorrevoli.
Dalla strada si raggiunge l'edificio attraverso un percorso pedonale.
Una breve scala di accesso è stata disegnata dai progettisti accanto a
quella che porta al ristorante e alla scuola elementare per mantenere
la continuità stilistica con gli edifici preesistenti. E' stata inoltre
creata una nuova rampa di ingresso al ristorante secondo le norme di
accessibilità per i disabili
All'interno dell'asilo una hall centrale accoglie i visitatori.
L'organizzazione degli spazi risulta di facile lettura e favorisce
l'orientamento dei bambini.
Fluidità e trasparenza sono le principali caratteristiche degli interni
che offrono grande flessibilità di allestimento e di trasformazione a
seconda delle attività didattiche prescelte.
I crediti del progetto
Luogo: Amiens
Opera: Scuola Materna Rosa Bonheur
Committente: Città d'Amiens
Superficie: 1434 mq
Costi: 2,35 milioni di euro
Anno: 2014
Progettisti: GA Architecture, Giuseppe Grisafi e Patrizia Anania
(titolari), Francesco Cazzola (collaboratore)
Ingegneria: BETOM
Strutture, fluidi e economia: BET
Fotografia: Sancereau
Monica Zerboni
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