
In questo contesto difficile si inserisce una parola chiave che d'ora in poi sarà anche parola d'ordine del gruppo "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro": "RESILIENZA".
In ingegneria la "resilienza" è la capacità di una struttura di resistere ad un urto improvviso senza spezzarsi. Nel nostro caso è la "capacità di una persona di conservare la propria integrità e il proprio scopo fondamentale di fronte ad una drastica modificazione delle circostanze" (Andrew Zolli, "Resilienza- La scienza di adattarsi ai cambiamenti").
Premesso quanto sopra, approfondiamo l'argomento Resilienza con il brano che segue:
"....Prendiamo due cinquantenni qualsiasi, due laureati, licenziati dalle proprie aziende. Entrambi è logico che vadano in tilt. Ma per uno il malumore e l'ansia sono transitorie: "Non è colpa mia, è l'economia che sta attraversando un brutto periodo. Sono bravo in quello che faccio, avrò un'altra occasione". Aggiorna il proprio curriculum e si da da fare per procurarsi nuovi incontri. Ricalibra i propri obiettivi, e alla fine ce la fa. Il secondo reagisce in modo diverso: "Ho cinquant'anni. Con la crisi che c'è nessuno mi assumerà mai".E' torna a vivere con i genitori. Perchè uno crolla mentre l'altro riesce a riprendersi?
Maria Elena Magrin, docente in Bicocca a Milano e da anni studiosa di resilienza, spiega che "ciascuno di noi ha un proprio bagaglio di resilienza. Solo che in alcuni è decisamente più pesante, non perchè siano persone superficiali o ingenue, ma perchè sanno vedere le crisi come sfide da superare non come problemi insormontabili e accettano che il cambiamento sia parte della vita non un disastro.. Atteggiamenti mentali che è possibile imparare. "Stiamo assistendo alla disfatta di tante idee con cui siamo cresciuti - riprende Magrin.
Molti di noi stanno bene quando hanno tutto sotto controllo, in famiglia, come nel lavoro. Per riuscire a mantenere questo stato, continuano ad aumentare le proprie competenze". Ma ora non basta più: dopo 10 anni di lezioni e viaggi all'estero, quando finalmente abbiamo imparato l'inglese, e il cinese, o l'arabo, la nuova lingua da conoscere. "Oggi non sai cosa ti servirà, manca un luogo di stabilità su cui costruire il controllo. La domanda è: posso in questa mia instabilità costante perseguire l'obiettivo di una vita soddisfacente?" I resilienti rispondono si."
(brano tratto dall'articolo di Daniela Monti, pubblicato sul Corriere della Sera del 4 ottobre 2014).
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