L'effetto
Nicholas ha diffuso tra i giovani la cultura della
donazione e da due anni la Regione non ha finanziato il
concorso.
Era il 27 settembre del 1994 quando la famiglia Green percorreva
l'autostrada del Sole ed in Calabra rimase coinvolta in un sparatoria
ed il piccolo Nicholas, che dormiva nel sedile posteriore venne colpito
e dopo alcuni giorni di coma, il 29 settembre i suoi genitori
acconsentirono all'espianto di ben sette organi che hanno ridato la
vita a sette cittadini italiani.
Non può passare sotto silenzio il ricordo del ventesimo anniversario di
quella tragedia che si è trasformata in segno di positività e di
incremento per la diffusione della cultura della donazione degli
organi.
Domenica 5 ottobre, XX giornata regionale della donazione,
saranno messe in vendita nelle piazze degli anturium come segno di
solidarietà e di sostegno per l'Aido e la ricerca per la donazione
degli organi.
In questi anni, tramite e grazie al concorso, tantissimi giovani
si sono avvicinati all'informazione e alla sensibilizzazione della
donazione come gesto di vera umanità solidale, attuando un reale
mutamento nel modo di pensare, e di sentire il problema della donazione.
Il gesto generoso ed esemplare dei genitori del piccolo Nicholas
allora commosse l'intera Nazione e la notizia fece il giro
del mondo, raccogliendo consensi ed apprezzamenti per la civiltà del
gesto
L'effetto Nicholas così come è stato salutato dai mass media, l'eco di
ammirazione e di plauso nei confronti dei coniugi Green, per il
generoso gesto di amore che ha consentito e sette cittadini
di continuare una vita serena, ha determinato una rapida crescita delle
donazioni in Italia e la diffusione della cultura del trapianto
di organi.
Leggendo le pagine dei giornali di quei giorni si registra quasi un
moltiplicarsi ed un ripetersi del gesto dei genitori di Nicholas,
rinforzato qualche anno dopo dal trapianto di organi della studentessa
romana Marta Russo e recentemente della giovane Annalisa di
Napoli, vittima anche Lei della violenza della malavita.
In questi vent'anni anni la Sicilia ha registrato un notevole
slancio ed una graduale diffusione della cultura della donazione degli
organi ed anche se ancora c'è tanto da fare, il sentiero è tracciato e
la cultura della donazione comincia a diffondersi in tutti i settori
della vita sociale. Ancora, comunque, c'è tanta strada da fare.
Il concorso sulla donazione, istituito dall'Assessorato Regionale
all'Istruzione Regione siciliana con la Legge 15 /95. per
gli alunni di tutte le scuole della Sicilia, nel ricordo del piccolo
Nicholas ha fatto registrare in questi anni una notevole
partecipazione di studenti sensibilizzati alla cultura
della donazione e del trapianto di organi.
Ora sembra che la Regione abbia perso la memoria e già dallo
scorso anno il bando del concorso regionale dedicato alla memoria del
piccolo Nicholas non è stato né pubblicato né finanziato.
Da più parti il Presidente Crocetta è stato sollecitato ad intervenire,
ma sembra che abbia altre priorità, dimenticando quanto di bello
e di grande è avvenuto in Sicilia vent'anni fa in Sicilia.
"Un popolo che perde la memoria del passato non ha futuro". Sarà il
caso di provvedere ad un trapianto di memoria e di civiltà per i nostri
politici.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it