Il Califfato
dell’Isis, versione riveduta e corretta della vecchia Al Quaeda, tiene
in scacco l’Occidente. L’Iraq, che dopo la condanna a morte di
Saddam Hussein, doveva rinascere nella democrazia, è nel caos più
totale. Gli Iracheni stanno peggio di prima, rosi da dinamiche
interne riconducibili a un conflitto politico e religioso assai
aspro che oppone armi alla mano sunniti e sciiti. Boko
Haram minaccia col suo califfato l'avanzata islamista,
seminando il terrore in Nigeria; né di buona salute gode la
Libia, piombata dopo la morte di Gheddafi più di prima anch’essa
nell’anarchia tribale più predace, e sanguinaria . Così, come da sempre
del resto, nel caos il medio-oriente, con l’infinita spirale di
guerra tra Israele e Hamas. Quante ingiustizie, e quanto sangue
di innocenti sparso su questo nostro bel pianeta!
Quante persecuzioni e torture, decapitazioni e
rapimenti, e stragi e violenze mostruose
perpetrate per conto di un Dio fondamentalista
e di fedi tribali codificate e sanguinarie che ci riportano
a un oscuro e folle medioevo dello spirito, che ci sembrava
definitivamente superato!
Ogni anno nel mondo muoiono uccisi per mano del fanatismo jihadista,
più di 100.000 cristiani!
Ma non c’è da stare tranquilli neppure in Ucraina;
Poroshenko contro Putin: si riaccendono vecchi rancori e si riaprono
brucianti ferite, incancrenite anche da interessi innominabili.
Il cuore di quello che fu il grande impero sovietico, è in
sofferenza, piagato e diviso da una guerra civile tra
russi, ucraini, filorussi e filo-ucraini, dagli sbocchi finali
inimmaginabili. Un mondo in guerra! La società post-moderna odora di
barbarie, trabocca di atrocità, di focolai di conflitti, sommersa
da macerie materiali e morali. Un mondo sottosopra: Il nostro.
Altro che il migliore dei mondi possibili! L’Europa non può stare
più a guardare alla finestra.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com