Arriva da Modena
la conferma della stabilizzazione di massa dei docenti precari della
scuola. Centocinquantamila il 1 settembre 2015 dalle graduatorie a
esaurimento, altri 40.000 da concorso e in futuro un nuovo sistema di
reclutamento in vista dell’esodo pensionistico, nel 2017, di almeno il
40 per cento degli insegnanti. Lo ha annunciato alla Festa
dell’Unità il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Roberto
Reggi, autore assieme al premier Renzi delle Linee Guida per la Buona
scuola. "La stabilizzazione del
personale è fondamentale per avere una scuola di qualità. Per
questo – ha ribadito – abbiamo pensato a un rilevante piano di
assunzioni che avranno effetto a partire da settembre del prossimo
anno. Si tratta di 80.000 docenti nelle scuole dell’infanzia e primaria
e di 70.000 nella scuola media di primo e secondo grado".
Reggi è consapevole che si tratta solo di una parte, sia pure
consistente, dei 400.000 docenti precari che ogni anno lavorano a vario
titolo a scuola e che dunque toccherà praticare delle operazioni
chirurgiche e lasciare al proprio destino centinaia di migliaia di
supplenti. Ma la convinzione è che sia giunto il momento di dire basta
alle supplenze da trenta, quaranta giorni l’anno che servono a far
punti. Quei punti che hanno consentito in questi anni la scalata di
graduatorie divenute sempre più ingestibili e ballerine, tanto da
spingere Renzi alla loro prossima soppressione a beneficio di una nuova
forma di reclutamento che passerà dalle università e da tirocini in
classe. Prima però c’è da vedersela con una imminente sentenza della
Corte di Giustizia della Ue che probabilmente nei prossimi giorni
sanzionerà pesantemente l’Italia per violazione della Direttiva
70/99 sulla prevenzione dell’abuso dei contratti a termine da parte
delle scuole, con effetto dirompente sulle migliaia di ricorsi
giudiziari già vinti, anche presso il Tribunale di Modena, e sospesi in
attesa del giudizio in arrivo da Lussemburgo.
Esso potrebbe determinare l’applicazione immediata del diritto
comunitario (stabilizzazione, risarcimento danni, riconoscimento scatti
di anzianità mai pagati ai precari) nei processi in corso. Il Governo
lo sa bene, "tanto è vero che il riferimento alla sentenza Ue è
ribadito in due pagine delle Linee guida", ha ricordato l’on. Manuela
Ghizzoni del Pd. Che plaude alla svolta storica sulla scuola,
sottolineando i “danni prodotti dalla Gelmini autrice poco tempo fa del
taglio di ben di 85.000 cattedre dopo che con Prodi avevamo iniziato un
analogo piano di 150.000 immissioni in ruolo”.
Vincenzo Brancatisano - Gazzetta di
Modena, 9 settembre 2014