Educazione
alla convivenza democratica
Si parla da anni di educazione civica, ma gli immigrati che arrivano
nel nostro paese vengono trattati con poco senso di convivenza e ancor
meno umanità. È quindi necessario cambiare strategia verso gli
immigrati e i loro figli, se si vuole costruire integrazione. Inoltre
andrebbero rispettate le loro volontà, invece di farli arrivare da
clandestini nel resto d’Europa, se al loro sbarco manifestano il
desiderio di andare in Francia, Belgio, Germania, Svezia, si
organizzino ponti aerei, che contribuirebbero a una piena assunzione di
responsabilità di tutta l’Europa.
Maturità
Ottimo snellirla e semplificarla, consigliamo, ma torneremo
sull’argomento con uno specifico comunicato, di immaginare un
calendario flessibile per i prossimi tre anni scolastici,
sovrapponendosi il mese di giugno con quello del Ramadan. Solo nel
rispetto reciproco nasce il dialogo.
Geografia, musica, storia dell’arte
Studiare la geografia significa conoscere le ragioni del mondo e dei
suoi popoli e lo sfruttamento contro essi praticato dall’Occidente,
studiare la musica e la storia dell’arte significa abbracciare la
storia della cultura europea e mondiale. Solo più cultura garantisce la
costruzione di un pensiero critico e creativo.
Edilizia scolastica
Era stata promessa per luglio e agosto la ristrutturazione delle scuole
che cadono a pezzi, non a parole, concretamente, poco o nulla si è
visto nel corso dell’estate dopo gli annunci trionfalistici. L’urgenza
è immediata e l’intervento dovrebbe essere tempestivo. Un ulteriore
ritardo gravissimo.
Carriera dei docenti e supplenze
Si recupera il progetto Aprea di berlusconiana memoria per dividere i
docenti in tre categorie, un progetto vecchio, poco credibile e di
difficile applicazione. Quella del governo è una scelta di comodo per
non pagare gli arretrati di anni senza rinnovo del contratto e
mantenere miserevoli stipendi non europei, le esternazioni contro i
precari del ministro Giannini sono poi vergognose. Il SISA chiede da
anni un organico d’istituto maggiorato del 10% che garantisca
continuità didattica e stabilizzazione dei precari. Non sono le
supplenze a fare male, ma l’impossibilità che a coprirle sia un
organico stabile, in contatto coi docenti titolari e conosciuto dai
discenti.
Università
Premessa la contrarietà del SISA a ogni numero chiuso, vista la
scarsità di laureati italiani e il diritto universale e possibilmente
gratuito all’istruzione, da anni riteniamo che sia più logico abolire i
test di accesso alle facoltà, renderlo libero il primo anno e
stabilendo criteri per l’ammissione al secondo. Occorrerebbe anche
aumentare le borse di studio, abbassare le tasse universitarie,
moltiplicare la possibilità di reperire gratuitamente in prestito i
libri per gli esami, i cui prezzi eccessivi sono un limite al diritto
allo studio.
Ricambio generazionale
Il SISA è stata la sola organizzazione sindacale italiana che abbia
indetto 48 ore di sciopero contro la riforma Fornero. Da un lato le
statistiche dicono che i docenti italiani sono i più vecchi d’Europa e
probabilmente del mondo, dall’altro non si vuole intervenire per
permettere ai precari di stabilizzarsi. Occorre procedere con una legge
che garantisca, senza esclusioni e in perpetuità il diritto alla
pensione senza decurtazioni per chi, tra età anagrafica e servizio,
raggiunga quota 96. Tale obiettivo è per il SISA irrinunciabile.
Calendario scolastico
Non ci pare che l’inizio delle lezioni il 1° ottobre abbia regalato
all’Italia meno cultura e meno preparazione. Fino al 1976 si rientrava
a scuola il 1°ottobre. Premesso che, a sostegno delle famiglie tra il
10 giugno e il 30 settembre, attraverso la creazione di occupazione
giovanile va garantito a prezzi popolari un servizio di apertura
permanente delle strutture scolastiche, ci pare che, anche a sostegno
del turismo e dell’economia italiana, si possa tornare a quella data di
inizio delle lezioni.
In conclusione il governo avanza qualche buona idea, ispirata al buon
senso, ma sui temi più rilevanti è totalmente deficitario. In ragione
di ciò il SISA conferma lo stato di agitazione e preannuncia per i
prossimi giorni la definizione di una giornata nazionale di sciopero
della scuola per studenti, docenti e ATA. Come ripetono spesso i
ragazzi del SISA in manifestazione: un paese senza cultura è solo una
dittatura.
Il coordinamento nazionale SISA
sisasindacato@libero.it