Cantico,
dal latino "canticum", cioè cantico religioso, canto intenso e vivace.
Cantico, dall'ebraico "Maskil", cioè che rende attento, intelligente.
Cantico è anche meditazione poetica, meditazione spirituale, che si può
cantare o recitare durante il servizio divino. Il Cantico per
eccellenza nella Bibbia, è il Cantico dei Cantici, che canta in modo
allegorico l'amore di Dio per il Suo popolo. E racconta l'amore di
questo Re per la Shulamita e decanta le espressioni di lui e di lei
verso la persona amata. Per i cristiani, il Cantico dei Cantici è la
massima espressione poetica e spirituale dell'Amore di Cristo per la
Sua Chiesa, la Sua Sposa.
Ma oltre al Cantico dei Cantici, nella Bibbia sono inseriti altri
cantici. Il cantico di Mosè (Esodo, 15 : 1 - 19), che decanta le
meraviglie di Dio fatte in Egitto per liberare il popolo ebraico dalla
schiavitù; il cantico di Debora (Giudici, Capitolo 5) che esalta la
grandezza di Dio nella difesa del Suo popolo; il cantico di Anna (1
Samuele, 2 : 1 - 10) che ringrazia Dio per la Sua opera; il cantico di
Maria (Luca, 1 : 46 - 55) che esalta il Nome di Dio per la Sua scelta;
il cantico di Zaccaria (Luca, 1 : 18 - 29) che ringrazia Dio per la Sua
misericordia verso il Suo popolo; il cantico di Simeone e di Anna
(Luca, 2 : 25 - 38) che esalta Dio per la Sua opera di Redenzione
donando il Salvatore; il cantico di Caleb (Giosuè, 14 : 6 - 15) dove il
servo di Dio decanta la Sua fede nell'aver ubbidito ai Suoi Piani.
Possiamo osservare che anche il Salmo 23 è il cantico di Davide che
decanta la sua certezza quando proclama che il Signore è il Sommo
Pastore.
Gli Ebrei cantavano, e lo cantano ancora oggi, lo "Hallel", un termine
formato da due parole ebraiche che significano: Lodate il Signore.
Hallel, parola ebraica tradotta in italiano con Alleluia, cioè Hallel e
Yhwh, Hallelujah, Lodate il Signore. Lo Hallel veniva cantato in
occasione della celebrazione della Pasqua ebraica. La massima
espressione dello Hallel si trova nei Salmi 113 e 118. Il Salmo 113 è
un cantico che esalta la bontà di Dio verso i bisognosi, e nei versetti
7 e 8 è scritto che "rialza il misero dalla polvere". Il Salmo 118 loda
Dio per la Sua bontà e la Sua misericordia. Ma anche i Cristiani
cantano inni e cantici spirituali. Nella Lettera ai Romani, al Capitolo
8, dal versetto 31 al 38, è scritto l'inno di vittoria dei credenti.
Nell'Apocalisse al Capitolo 5, versetti dal 5 al 9, ed al 14, si trova
il cantico dei redenti davanti al Trono di Dio e davanti all'Agnello.
Sempre in Apocalisse, al Capitolo 7, troviamo il cantico dei salvati
che lodano Dio e lodano l'Agnello per la Sua opera di salvezza. Nelle
varie comunità cristiane, molti Salmi sono stati parafrasati in cantici
dove vengono esaltate le azioni di Dio verso l'uomo, la Sua creatura
prediletta.
Ma il cantico più sublime rimane per tutti il Cantico dei Cantici.
Scriveva Origene: «Abbiamo imparato da Mosè che (nel Tempio) non c'è
solo il Santo, ma anche il Santo dei Santi, e non solo il Sabato, ma
anche il Sabato dei Sabati (il Giubileo). Parimenti impariamo da
Salomone che non ci sono soltanto i Cantici, ma anche il Cantico dei
Cantici. Beato certo colui che entra nel Santo, ma molto più beato
colui che entra nel Santo dei Santi. Beato colui che celebra il Sabato,
ma molto più beato colui che celebra il Sabato dei Sabati. Beato
ugualmente colui che comprende i cantici e li canta, ma più beato colui
che canta il Cantico dei Cantici».
Giuseppe Scaravilli
giuseppescaravilli@tiscali.it