In un liceo di Roma,
docenti leggono in classe parti di «Sei come sei» di M. Mazzucco. I
genitori li denunciano per corruzione di minori. La scrittrice:
«Sbigottita e dispiaciuta» - Una situazione esplicita, un uso delle
parole che non lascia niente all’immaginazione. E quell’incontro tra
Mariani Andrea e Giose, nello spogliatoio, dopo la partita di calcio,
resta scolpito sulle pagine, come graffi sulla pietra. Un rapporto
orale, porto con garbo e forza insieme, da una tra le più amate
scrittrici contemporanee, Melania Mazzucco. Che nel suo romanzo «Sei
come sei», racconta un personaggio femminile straordinario, un’eroina
piccola e fortissima che ha alle spalle una famiglia poco
convenzionale: Eva è nata da due papà. Anzi, da un’inseminazione
artificiale con utero in affitto. Dopo la morte di uno dei padri, Eva
viene adottata da zii milanesi. Durante una gita scolastica, la ragazza
viene presa di mira da un gruppo di bulli: reagisce. Poi fugge in treno
dal papà superstite, che vive sugli Appennini. Il libro ripercorre le
tappe della vita della ragazzina, racconta la determinazione con la
quale due uomini scelgono di essere padri. Di quella storia, piena di
grazia e tenerezza, letta in classe, in un liceo romano, ragazzini e
genitori hanno colto solo l’aspetto pruriginoso del sesso tra gay.
La denuncia
Ed è partita la denuncia, per pubblicazione di spettacoli osceni e
corruzione di minorenni, contro alcuni professori del Liceo Giulio
Cesare di Roma, storico istituto della capitale. Alcuni genitori hanno
contattato l’Associazione Giuristi per la Vita e l’Associazione Pro
Vita Onlus che hanno sporto denuncia presso la Procura di Roma. Nella
denuncia «si afferma che gli allievi in questione hanno un’età compresa
tra i 14 ed i 16 anni» da qui il reato ipotizzato di corruzione di
minore. Inoltre si sottolinea che «la divulgazione di materiale
dichiaratamente osceno, non può non urtare la sensibilità dell’uomo
medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un
pubblico composto da minorenni».
Contenuto pornografico
Per i denuncianti, gli allievi del ginnasio romano sarebbero stati
«obbligati a leggere il romanzo a forte impronta omosessualista»
sottolineando che «alcuni passi rivelano, in realtà, un chiaro
contenuto pornografico».
«Accuse ridicole»
Accuse ridicole, le ha definite la scrittrice, che si è detta
«sbigottita e dispiaciuta per la notizia». «Leggere romanzi che parlano
di cose reali e di temi anche complessi della nostra vita - ha aggiunto
Melania Mazzucco - non ha mai corrotto nessuno. Il compito di un
romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che ci circonda. A
meno che non si voglia mettere in discussione il diritto di considerare
i ragazzi delle persone capaci di intendere e di volere, e di formarsi
delle opinioni. Dare loro gli strumenti per capire il mondo e se stessi
- anche con un libro: è proprio questo che significa svolgere
correttamente il proprio mestiere di insegnanti».
Strategia nazionale
La lettura del libro rientra tra quelle proposte ad alcune classi del
ginnasio, nell’ambito della «Strategia nazionale per la prevenzione e
il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale»
voluta dalla Presidenza del Consiglio e finalizzata alla «realizzazione
di un piano triennale di azioni pilota (2013-2015), integrate e
multidisciplinari, volte alla prevenzione e al contrasto delle
discriminazioni in tale ambito».
Proteste
Iniziativa osteggiata dagli studenti di Lotta Studentesca, formazione
giovanile di Forza Nuova, che lunedì mattina hanno protestato davanti
alla storica scuola del quartiere Trieste, contestando i programmi del
liceo ed esponendo uno striscione dai contenuti omofobi, con scritto
«Maschi Selvatici! Non checche isteriche». All’arrivo della polizia, i
giovani si sono dileguati. Il circolo di cultura omosessuale Mario
Mieli ha espresso piena solidarietà e vicinanza agli insegnanti e agli
studenti del Giulio Cesare per la «gravissima azione di violenza
politica e intimidazione dal sapore dichiaratamente fascista, a pochi
giorni dal 25 aprile». Di ridicola provocazione parla Fabrizio
Marrazzo, portavoce di Gay Center: «Chi ha contestato platealmente la
lettura del libro di Melania Mazzucco al Giulio Cesare vuole istigare i
giovani all’omofobia e a comportamenti discriminatori. Siamo al rogo
dei libri, poco ci manca», ha detto.
«I ragazzi ne sanno di più»
Sulla vicenda è intervenuto anche il vice presidente dell’Associazione
nazionale presidi, Mario Rusconi, che ha invitato gli insegnanti «a
essere molto cauti per quanto riguarda la sfera dell’educazione morale
data dalle famiglie». «Prima di fare scelte del genere - ha premesso -
bisognerebbe parlarne con le famiglie. Nello stesso tempo rilevo che
gli adolescenti sono molto più edotti di quanto non dica lo stesso
libro della Mazzucco». Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige,
parla invece di «gravissima violazione del patto di corresponsabilità
tra genitori e scuola». «Non è ammissibile divulgare a scuola materiale
dichiaratamente pornografico, e sottoporlo ai minori abusando della
propria autorità di insegnanti», ha aggiunto.
Antonella De
Gregorio
Corriere.it