Questa mattina
abbiamo manifestato davanti agli ospedali in moltissime città d'Italia
per dire #stopaltest #nonumerochiuso. Nei cit in hanno partecipato
cittadini, genitori, medici, studentesse e studenti: questo dimostra
che il numero chiuso non danneggia solamente gli studenti ma la società
tutta. Le tante e gravi irregolarità che ogni anno si verificano e le
graduatorie uscite ieri, i cui punteggi sono molto più bassi rispetto a
quelli dello scorso anno, mostrano quanto questo sistema sia iniquo ed
ingiusto.
Dichiara Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi: "Dopo
le centinaia di volti arrivati in adesione alla campagna "#stopaltest
Io ci Metto la Faccia" indirizzati direttamente al Ministro Giannini e
a Matteo Renzi e la loro indifferenza al problema, abbiamo deciso di
scendere in piazza perchè, dopo le ennesime ingiustizie non è più
possibile tacere. Centinaia e centinaia di studenti e cittadini hanno
presidiato gli ospedali di tantissime città in Italia per ribadire che
il sistema del numero chiuso non fa parte dell'idea di Università che
vogliamo e che abbiamo diritto di avere. Gli studenti di questo paese
non sono più disposti a essere privati del loro diritto di scegliere il
proprio futuro. Accedere ai corsi di laurea che oggi sono a numero
chiuso non deve più essere un sogno quasi irrealizzabile per gli
studenti ma una realtà, per questo continueremo la nostra mobilitazione
ad ogni livello e continueremo a chiedere al Ministro Giannini
l'istituzione del tavolo tecnico tra Ministero e studenti per pensare
insieme ad un sistema alternativo."
Conclude Gianluca Scuccimarra, coordinatore Unione degli universitari:
"Considerate le migliaia di irregolarità provenienti da tutta Italia a
partire dal caso di Bari, gravissimo per cui riteniamo il test falsato
e annullabile, la Ministro non può tacere e chiudere gli occhi ancora
una volta, deve prendersi le responsabilità del suo Ministero e
affrontare i problemi e le iniquità causate dai test e dal numero
chiuso. Oggi siamo davanti agli ospedali di tutta Italia per dire
#stopaltest, per chiedere a gran voce che l'attuale sistema d'accesso
venga superato, che il diritto allo studio sia garantito, che le nostre
università siano aperte a tutti: questo è possibile investendo, non di
certo tagliando; partendo da un confronto diretto con gli studenti
ricercando la soluzione, non di certo fingendosi ciechi di fronte ai
problemi e alle ingiustizie. Continueremo a combattere i test e il
numero chiuso con tutti i mezzi che abbiamo, dai ricorsi alla
mobilitazione di oggi che non si fermerà fino a quando la Ministro e il
Governo non ci ascolteranno! Siamo qui per difendere il nostro futuro,
il futuro del Paese!"
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Greta Chinellato Addetto Stampa
UDU-Unione degli Universitari
stampa@unionedegliuniversitari.it