È una buona
notizia e certo un ulteriore segnale dei tempi che cambiano e, si
spera, si evolvono.
È un segnale anche delle differenze, delle inconciliabilità, delle
troppe diseguaglianze nel mondo ancora oggi e chissà sino a quando. È
segno dell’eterno bisogno di accudimento, di comunità, di condivisone
caratteristico non solo dell’uomo, ma di tutti gli esseri viventi.
Insomma caratteristico della vita in sé.
Sono tutti pensieri che mi sono venuti in mente leggendo questa
notizia, tratta dal sito della Libera Università di Alcatraz:
In Olanda, Francia e Inghilterra sono
figure professionali ormai note, in Italia il primo servizio di questo
tipo è nato a Milano grazie a un’iniziativa dell’associazione culturale
La Lunanuova e la Cooperativa Altana Casa Tages-mutter. La Mother
Assistant, in italiano MamAssistant, offre sostegno, consiglio e
assistenza alla mamma nel periodo delicatissimo che segue la nascita
del bambino.
Potete trovare informazioni precise qui.
I tempi cambiano: le famiglie sono più piccole. Come le cucine, e non è
un caso, proprio le cucine. Le generazioni si separano, ognuno vive a
casa sua, magari in luoghi distanti, magari le madri/nonne, grazie alla
Fornero (grazie?), lavorano ancora, magari c’è la pressione lavorativa
e così le neo mamme sono sole e anche i neo papà. Sono tutti soli con
la novità di un bambino, una nuova vita, un cucciolo. Sono soli a fare
improvvisamente i genitori, coi problemi anche fisici che la nuova
condizione comporta. Non si nasce madri, è una favola, si diventa
madri, infatti anche tra gli animali ci sono madri che non sanno come
comportarsi con questo cucciolo nato da loro e devono imparare.
Ma tutto questo non è negativo, è qualcosa di nuovo che va valutato in
tutte le sue potenzialità. Tornare alle case coloniche, alle grandi
cucine e alle donne chiuse dentro queste cucine non è certo auspicabile!
Quindi ecco gli aiuti alle madri, sono importanti, però fanno
riflettere sul fatto che in altre parti di questa nostra terra ci sono
donne che partoriscono da sole. Da sole. Partorire è naturale, va bene,
ma anche la mia gatta, quando partorì mi volle accanto a sé.
Stride dunque questa cura per certe madri in certe parti del mondo e
l’incuria, l’abbandono totale per altre madri.
Un mondo così non va.
Costante resta il bisogno di accudimento, l’istinto alla socialità nel
momento delicato della nascita di una nuova vita. Non è un caso che tra
i gatti, animali solitari, si creino comunità di gatte femmine con la
loro prole.
E così ecco che mi si para davanti agli occhi una società antica e
utopica, forse migliore di quella attuale, spero migliore. Una società
matriarcale, di inclusione, accudimento, difesa amorevole di ogni vita.
Per questo non gioisco affatto che ci siano tante ministre donne della
difesa in Europa. Gioirò quando non ci saranno più ministeri della
difesa!
A questo proposito vi consiglio l’articolo della giornalista Monica
Lanfranco, che trovate qui:
Maria Rosa Pantè - Gaianews.it
mrpante@libero.it