Il 15 febbraio del 1564
nasceva a Pisa Galileo Galilei, figlio del musicista Vincenzo , il
quale “poichè la musica era un’attività ben proco lucrosa si guadagnava
a vivere con il commercio della lana” ed oggi con 450 candeline
la torta per il grande scienziato che ha rivoluzionata la storia, la
cultura e la scienza.
In un’intervista Liliana Cavani racconta che quando era bambina suo
nonno ripeteve spesso “eppur si muove” e alle domande curiose della
bambina il nonno raccontava la storia affascinante del grande
scienziato del XV Secolo.
Visitando il Palazzo del Quirinale nel corridoio di passaggio tra
il salone dei Corazzieri e la sala di prima accoglienza degli Ospiti
illustri del Palazzo c’è un porta rialzata su tre gradini e la guida
spiega che quella era la cella dove fu rinchiuso Galilei in attesa del
processo da parte del Tribunale dell’inquisizione.
Rileggere la storia del passato alla luce del progresso
scientifico e tecnologico di oggi aiuta a prendere coscienza del
cammino dell’uomo nel sentiero della storia e nello stesso tempo
apprezzare i meriti degli uomini illustri che hanno apportato alla
nostra Nazione segni di civiltà e di progresso.
A distanza di tre giorni della nascita di Galileo, il 18 febbraio del
1564 moriva a Roma il grande Michelangelo all’età di novant’anni
Si può leggere in questa coincidenza quasi un passaggio di consegna
della fiaccola di luce e di splendore che passa dall’arte alla
scienza.
Nel 1992 a trecentocinquant’anni dalla morte a Pisa, a Firenze, a
Padova, a Venezia, a Roma sono stati celebrati convegni, seminari,
mostre ed il 31 ottobre del 1992 Papa Giovanni Paolo I ammise che
Galileo aveva sofferto per mano delle gerarchie ecclesiastiche e
riconobbe che erano stati commessi degli errori, mettendo fine al
“caso Galileo”.
Ancora una volta, oggi, nel giorno anniversario è bene puntare il
telescopio sul grande uomo che ha dato inizio alla storia moderna.
Nelle scuole di ogni ordine e grado, la ricorrenza storica sia
occasione di ricerca e di approfondimento tra gli studenti ed in
questo sito saremo ben lieti di ospitare i contributi originali degli
alunni delle diverse scuole.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it