Azeglio
Bemporad, professore universitario e astronomo senese, fu espulso
dall’Osservatorio astronomico di Catania, di cui fu direttore dal 1933
al 1938, e dall’Ateneo per le sue origini ebraiche, nonostante fosse
cattolico e avesse aderito al Partito fascista, e costretto a vivere di
stenti fino al 1945, quando fu riabilitato dagli Alleati, pochi mesi
prima della sua morte.
Della figura di Bemporad, vittima emblematica delle leggi razziali (la
cui storia è stata di recente riportata alla luce dal prof. Rosario
Mangiameli in un suo articolo sulla terza pagina de La Sicilia del 27
gennaio 2011), come di Nunzio Di Francesco, partigiano etneo
sopravvissuto al lager di Mathausen, di Carmelo Salanitro, insegnante
antifascista del liceo Cutelli, deceduto invece nello stesso campo di
sterminio nazista, e delle vicende di centinaia di altri deportati
catanesi, si parlerà martedì 28 gennaio
alle 10, nell’auditorium De Carlo dell’Università di Catania (ex
Monastero dei Benedettini), in occasione dell’incontro promosso dai
dipartimenti umanistici dell’Ateneo in collaborazione con l’Aned
(associazione nazionale ex deportati) nell’ambito delle iniziative per
la ricorrenza del “Giorno della Memoria”.
Ospite centrale della manifestazione – aperta anche alle scuole
catanesi - sarà il prof. Bruno Maida, docente dell’Università di
Torino, che illustrerà il suo saggio dal titolo “La Shoah dei bambini. La persecuzione
dell'infanzia ebraica in Italia, 1938-1945” (Einaudi).