Sportelli, fumata
nera all'Ars I dubbi della commissione - L'assessore al Lavoro Ester
Bonafede ha riferito in Quinta commissione all'Assemblea regionale
sulla vicenda degli operatori degli Sportelli Multifunzionali sollevata
da Livesicilia. Tante le ombre sul progetto per il quale sono stati
assunti, e poche le risposte. "L'autoformazione? E' prevista, i
dipendenti sono a casa a studiare"
PALERMO - “Le modalità con cui è stato gestito il progetto Spartacus
verranno chiarite giovedì”. L’assessore al Lavoro Ester Bonafede taglia
corto. Sono tantissimi i dubbi e le domande dei parlamentari della
commissione Lavoro dell’Ars attorno alla vicenda dei lavoratori degli
Sportelli multifunzionali: 1760 operatori assunti al Ciapi per un
progetto che, però, non è ancora operativo. Ma l’assessore non vuole
“sostituirsi a nessuno: spiegherà tutto Luciana Rallo (presidente del
Ciapi di Priolo, ndr) giovedì”.
Né il presidente del Ciapi, né la dirigente generale del dipartimento
del Lavoro Anna Rosa Corsello, infatti, erano presenti oggi in
commissione. Resta, quindi, poco chiaro come mai il progetto sia ancora
in fase di definizione nonostante le assunzioni siano già state fatte e
i contratti firmati dai lavoratori oltre un mese fa. Lavoratori che
adesso, come raccontato da Livesicilia, si stanno “auto formando”. E su
questo la replica della Bonafede è secca: “L’auto formazione – dice a
margine della seduta della commissione – è prevista nel contratto.
Potrà sembrare strano perché non si vedono i dipendenti sul posto di
lavoro, ma sono a casa a studiare”. Ma i dubbi relativi al progetto
Spartacus, che costa alla Regione 36 milioni di euro per sei mesi, 200
mila al giorno, 8 mila all'ora, saranno chiariti giovedì. Oggi,
intanto, ne sono sorti tanti altri.
Come anticipato dalle dichiarazioni del presidente della commissione
Lavoro Marcello Greco (Drs), infatti, qualche ombra c’è anche sui
criteri di assunzione. Su 1760 posti a bando, a fronte di un bacino di
operatori degli Sportelli di 1750 persone, circa 300 sono rimasti fuori
perché non avevano i requisiti: non erano, cioè, iscritti all’albo dei
formatori. Così, il loro posto è stato preso da alcuni operatori che
non avevano mai lavorato negli sportelli, ma regolarmente iscritti
all’albo e quindi – dice la Bonafede – “in possesso di tutti i
requisiti”. “Un’interferenza dell’assessorato alla Formazione –
denuncia Greco – su quello che dovrebbe essere un campo di competenza
dell’assessorato al Lavoro”. Per il presidente della Quinta
commissione, insomma, sarebbe stato opportuno creare due bandi diversi,
e cercare di trovare una soluzione, invece, per quegli operatori degli
sportelli assunti dal 2009 in poi, e quindi rimasti fuori dall’albo dei
formatori, che non sono stati considerati idonei per il progetto
affidato al Ciapi di Priolo.
Ma non solo. Come sottolineano i componenti della commissione e
deputati del Partito democratico, Filippo Panarello e Mariella Maggio,
“nel bando era prevista l’assunzione esclusivamente per i lavoratori
degli Sportelli”. Attingere ad un altro bacino di formatori, quindi,
sarebbe una violazione del bando. “Quali sono stati, quindi, i criteri
di assunzione?”. E ancora: “Sono stati assunti tutti quelli che avevano
fatto domanda?”. Aspetti che l’assessore Bonafede non è statA in grado
di chiarire, almeno non nell’immediato. “Stiamo verificando”, ha
riferito in commissione. E le risposte, anche a questo, potrebbero
arrivare giovedì.
Livesicilia.it