L'emendamento
al Disegno di Legge di conversione del decreto-legge 12 settembre 2013
n. 104, “recante misure urgenti in materia di istruzione, università e
ricerca (C. 1574-A)” presentato il 31 ottobre alla Camera dei
Deputati dall’ Onorevole Celeste Costantino, per il “ripristino della
Storia dell’ arte nella scuola secondaria” non ha trovato
ascolto. L’ emendamento per la "re-introduzione della storia
dell'arte e di altre materie come latino e geografia”, proposto
in seguito alla “raccolta di 15.000 firme” è stata bocciato,
respinto dalla Camera dei Deputati.
La motivazione è stata che mettere le mani sulla riforma Gelmini
“re-introducendo certe materie significherebbe aumentare una spesa che
è stata tagliata perché il paese non è in grado di sostenere".
Ricordiamo amaramente che la riforma ha congiuntamente svuotato
il ruolo formativo ed educativo delle pratiche grafico-descrittive in
tutti i settori dell’ istruzione, imponendo alla Scuola Italiana la
rinuncia alla propria matrice storica e culturale, che ha sede nella
civiltà del Rinascimento, nell’ Arte, e culmine intellettuale nell’
esercizio del Disegno.
Storia dell’ arte è disciplina trasversale ai saperi e culmine
intellettuale dei saperi stessi, espressione al vertice dell’ intera
cultura e storia del nostro Paese. Richiede di essere studiata per
tutta la durata del quinquennio e in tutti gli ambiti educativi, per le
opportunità formative che accrescono la “consapevolezza di sé e
dell’appartenenza storico artistica territoriale”; per la tutela del
Patrimonio; per la costruzione di un mondo realizzato tra chi produce
arte e chi la fruisce; per la condivisione dei saperi alla base
di questa relazione, sola condizione che può favorire l’ accrescimento
sociale e lo sviluppo di un paese.
L’interesse della Nazione verso il nostro immenso patrimonio
storico-artistico non può prescindere dalla sua conoscenza; né si può
prescindere dal ruolo educativo svolto nell’ ambito scolastico.
Per queste ragioni, vorremmo sottolineare la necessità di accrescere la
"voce e il corpo " della “battaglia culturale necessaria a questo
Paese”, per la sua rinascita culturale ed economica.
“Battaglia” che ormai sappiamo per esperienza non trova risposte se
limitata alla “raccolta di firme”, pur necessaria.
Né se condotta da singoli soggetti, o da “avanguardie” di pochi che pur
non si lasciano demotivare dalla inverosimile cecità di chi ci
amministra.
Artem Docere è un Movimento Culturale ed è uno Strumento.
Unico, in Italia, per la capacità di interpretare le
“specificità” dell’ ambito educativo dell’ arte; per le
competenze messe in “campo” al servizio della convergenza della
professionalità docenza artistica, nel nostro Paese, e “fondato
strategicamente” per perseguire e ottenere in restituzione
la nostra stessa matrice storico culturale, che si realizza con il
“diritto all’ educazione all’ arte” per tutti i cittadini italiani.
Le lacune educative imposte dalla riforma vanno studiate nei
tecnicismi stessi della riforma. Vanno indagate e agite e
contro-dibattute attraverso l ‘azione sinergica di tutte le
intelligenze che in questo Paese non vogliono lasciar cadere nel vuoto
la tutela dell’ educazione all’ arte: per questo nasce Artem
Docere.
Per la convergenza delle azioni di tutte le intelligenze, della
docenza artistica, e di tutte le “voci” che concorrono alla crescita
culturale ed economica in questo Paese, artisti, autori, studiosi,
docenti, studenti e fruitori.
La “battaglia culturale” per la restituzione di Disegno e Storia dell’
arte, sempre avanzata, ricomincia da adesso.
Marinella
Galletti - Presidente Artem Docere
artemdocere@gmail.com