Grazie all’azione dell’ANIEF, l’Europa guarda con sempre
maggiore attenzione al problema del precariato nella scuola italiana.
Migliaia di docenti e ata stanno ricevendo in questi giorni la risposta
della Commissione europea alle denunce inviate alcuni mesi prima, con
la richiesta di informazioni aggiuntive. Il sindacato ha predisposto un
modello di risposta da inviare per e-mail entro 4 settimane a
Bruxelles. Scrivi a denuncia.ue@anief.net per riceverlo. Nuovo
importante successo nell’azione che l’ANIEF, prima in Italia, porta
avanti dal 2010 contro l’abuso nella reiterazione dei contratti TD per
il personale docente e Ata precario della scuola. La Commissione
europea sta inviando in questi giorni risposta alle migliaia di denunce spedite nel 2012
da coloro che avevano utilizzato il modello messo a disposizione dal
nostro sindacato. La Commissione, nel ricordare con la situazione sia
già sotto la lente di ingrandimento di Bruxelles – dopo l’apertura
della procedura di infrazione 2010/2124 – dimostra il proprio interesse
per le vicende della scuola italiana che, in violazione della Direttiva
1999/70/CE, continua a mantenere in stato di precarietà centinaia di
migliaia di docenti e Ata, senza il lavoro dei quali il nostro sistema
di istruzione non potrebbe funzionare. Non a caso, la Direzione
Generale occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione
europea – pur ricordando di non poter intervenire direttamente nei
singoli casi – chiede agli interessati di inviare una serie di
informazioni aggiuntive per valutare l’eventuale prosecuzione dell’iter
in sede europea, utili in riferimento alla procedura di infrazione già
in corso o per l’apertura di ulteriori procedimenti a carico dello
Stato italiano. Per questo, ANIEF ha predisposto un modello di
risposta, corredato di alcuni allegati, da inviare alla Commissione al
fine di integrare la denuncia fatta negli scorsi mesi. Si tratta di una
serie di osservazioni che il sindacato utilizzerà a supporto delle
cause che saranno discusse alla Corte di giustizia europea sulla
compatibilità della normativa italiana con il diritto dell'unione, su
cui la UE ha presentato osservazioni scritte. Tutti coloro che hanno
già ricevuto la risposta della Commissione possono scrivere a
denuncia.ue@anief.net per ricevere il nuovo modello da compilare e
inviare per e-mail entro 4 settimane dalla ricezione della
comunicazione della DG europea occupazione, affari sociali e inclusione.
Per approfondimenti: Per la Commissione UE la normativa italiana sui
precari viola la direttiva comunitaria
Anief.org