La
costituzione di un istituto comprensivo comporta non solo il semplice
accorpamento dei plessi e degli ordini di scuola: infanzia, primaria e
secondaria di primo grado, bensì la nascita di una realtà scolastica
nuova e composita con docenti appartenente ai tre ordini di scuola, ma
operanti in convergenza e continuità educativa quale "comunità
educante" a servizio della popolazione scolastica del quartiere nel
percorso formativo del primo ciclo d’istruzione.
Ecco perché si è sempre sostenuto ed auspicato che i nuovi istituti
comprensivi non aggregassero con il trattino i nomi delle vecchie
scuole, bensì assumendo un nuovo nome, dessero alla realtà scolastica
nascente una nuova identità ed una nuova storia.
Ciò sta avvenendo nei quartieri Barriera-Canalicchio dove dalla fusione
del circolo didattico “Gabriele D’Annunzio” (una delle sette scuole
d’Italia, che portano il nome dell’insigne scrittore) scuola storica
del quartiere Barriera con l’Istituto comprensivo che aggregava il
circolo didattico “Don Milani” diretto da anni dal direttore Giuseppe
Luca e la scuola media”Bruno Monterosso” operante nel quartiere
Canalicchio, anche a seguito della fusione dei due quartieri, che ora
convergono alla seconda Municipalità, è nato l’istituto comprensivo che
finora è stato chiamato “D’Annunzio-Don Milani”.
Il Collegio dei docenti guidato dal preside Salvo Impellizzeri e il
Consiglio d’Istituto hanno scelto di intitolare il nuovo istituto
comprensivo a “Italo Calvino”, uno dei narratori italiani più
importanti del Novecento, conservando la denominazione precedente per i
plessi “D’Annunzio” alla Barriera e “Don Milani” nella sede scolastica
di Canalicchio.
La scelta è stata determinata anche dalla particolare valenza educativa
che il nome di Calvino evoca attraverso le sue favole, favorendo anche
tra gli studenti l’amore alla lettura.
Il nuovo istituto comprensivo anche se al momento è dislocato su sette
plessi, opera come unica realtà nei due quartieri, a nord della città
di Catania, al confine con i comuni di S. Agata Li Battiati,
Tremestieri Etneo, S. Gregorio e Gravina di Catania.
Uno di questi plessi, situato in via Leucatia, vicino al c.d. “Castello
di Leucatia”, è stato richiesto dal Comune per farne uffici, ma, di
fatto, è rimasto vuoto perché richiede importanti interventi di
ristrutturazione. La scuola ha bisogno di questo plesso che ospitava
prima la scuola Media Monterosso ed è dotato di palestra e di spazi
esterni molto utili e necessari per i ragazzi.
L’impegno educativo e formativo dei docenti per la popolazione
scolastica dei quartieri Barriera e Canalicchio ha necessità di
strutture adeguate per realizzare la ricca progettualità pedagogica
messa in atto e si auspica che l’Amministrazione comunale ed il nuovo
assessore Valentina Scialfa favoriscano l’assegnazione del plesso
all’Istituto “Calvino” operando gli interventi di ristrutturazione,
necessari dopo lo stato di abbandono del plesso da alcuni anni.
La presenza di una scuola viva e dinamica nel quartiere, efficiente nei
servizi e capace di accogliere la popolazione scolastica, offrendo un
servizio di qualità formativa e civica, costituisce le garanzie di
sviluppo della città di Catania che proprio dai quartieri prende linfa
vitale per una crescita armonica.
La progettualità didattica dell’Istituto “Calvino” anche attraverso i
progetti didattici “Orti di Pace” e “Face to faith” della Tony Blair
Faith Foundation, si è sempre distinta conseguendo anche apprezzati
riconoscimenti a carattere nazionale.
La scuola che forma i cittadini di domani dovrebbe essere al primo
posto degli interventi di politica cittadina e metropolitana e
investendo nelle scuole si assicura alla Città un futuro di cittadini
onesti e responsabili.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it